REGGIO CALABRIA – Nel pomeriggio di ieri nei locali del Centro studi del Policlinico Madonna della Consolazione si è svolto un incontro tra i lavoratori iscritti alla Cisl, il segretario provinciale Ust Domenico Serrano’ ed il delegato alla sanità privata della Cisl Fp, Nino Cogliandro, per fare il punto sullo stato dell’arte in cui versa l’importante e storica struttura sanitaria reggina.Il quadro emerso è tutt’altro che rassicurante sia per i lavoratori, il cui posto di lavoro è fortemente a rischio, sia per la proprietà a quanto pare a rischio bancarotta.La struttura reggina, è appena il caso di ricordarlo, opera da maggio u.s. con 80 posti letto e 8 in DH in ottemperanza al dettato del DPGR n. 26 del 21 marzo 2012, vale a dire meno di un terzo dei posti che aveva con la dotazione P-precedente.Successivamente col DPGR n.106 del 5 luglio, concernente tra l’altro la determinazione dei posti letto per post-acuzie, si dava alla struttura la possibilità, con i 30 posti della lungo degenza e i 40 posti della riabilitazione Cardiorespiratorio, di riequilibrare (sulla carta) quanto ridotto dal precedente decreto.
La commissione incaricata di effettuare i sopralluoghi presso la struttura ha dato parere favorevole per l’avvio dei nuovi servizi. La documentazione è stata inviata dalla proprietà della Casa di cura all’ASP 5 la quale ha provveduto celermente ad inviare al Dipartimento della salute tutto il fascicolo. Ad oggi purtroppo registriamo l’assenza dell’autorizzazione per l’accreditamento dei nuovi servizi da parte del Dipartimento della salute. I disagi che ne derivano per la struttura, che vanta ancora il credito per l’anno 2007, sono particolarmente gravi. A rischio ci sono non solo gli stipendi ma addirittura i posti di lavoro. I lavoratori preoccupati della situazione hanno indetto un assemblea per lunedì 5 novembre alle ore 10.00 presso i locali del centro studi del Policlinico Madonna della Consolazione, alla quale invitano a prendere parte anche i proprietari della clinica, per decidere quali azioni intraprendere per la salvaguardia dell’importantissimo presidio sanitario reggino.