POLISTENA – Il Comitato di quartiere “Annunziata “ (il nome indica la zona dove è collocata la chiesetta dell’Annunziata di Polistena) nasce dal profondo spirito di appartenenza e dal legame con questo scorcio di città, ricco di importanti beni monumentali che con gli abitanti dello stesso, costituiscono un bene collettivo da salvaguardare. Ci preme richiamare l’attenzione a valori quali: la convivenza civile, la sicurezza dei cittadini, il rispetto per le persone e per il decoro della città in cui viviamo; tutti diritti civili che rivendichiamo senza alcuna intenzione di prevaricare nei confronti degli altri.
Proprio in ragione di ciò, crediamo non sia oltremodo tollerabile che ogni fine settimana, durante i tre mesi estivi e in tutte quelle occasioni di sospensione delle attività didattiche delle scuole dalle ore 22.00 in poi si verifichi un costante inquinamento acustico causato da musica martellante ad alto volume, assembramenti rilevanti di persone nella pubblica strada (a ridosso di ingressi abitativi o sotto le medesime finestre) che inevitabilmente, anche per la struttura urbana della zona , generano situazioni insostenibili per un paese che pretende di essere civile e che, com’è giusto che sia, rispetti il diritto alla quiete ed al riposo notturno nonché quello della propria vita privata e familiare.
Il volume della musica e le abbondanti bevute da parte degli avventori, incuranti dei sacrosanti diritti degli altri, danno libero sfogo a urla e schiamazzi che si protraggono fino a notte inoltrata, con l’abbandono di bottiglie di vetro spesso in frantumi e rifiuti di ogni genere (mozziconi, bicchieri di plastica, residui di cibo ed altro), assieme all’espletamento di attività corporali lungo le vie, che omettiamo di descrivere per ragioni di decenza e che nulla hanno a che vedere con comportamenti civili.
Ulteriore segno di inciviltà è il danneggiamento dell’insegna della chiesetta dell’Annunziata in via conte Milano e il totale disprezzo del luogo sacro, per non parlare degli spazi circostanti, usati come latrine e posti dove bivaccare. Si è letto, in generale sugli organi di stampa, che “far divertire i giovani vuol dire tenere vivi i centri storici e quindi le città”, ma vogliamo sperare che questi interventi promossi in materia di politiche a favore dei ragazzi o a sostegno dell’economia locale, non si trasformino in uno stato di forte disagio per gli abitanti di tutta la zona giovani e non, per poi sfociare in veri e propri episodi di sicurezza sociale ed ordine pubblico (risse nel cuore della notte, interventi delle forze dell’ordine e corse al pronto soccorso).
Ci guardiamo bene a pensare a scene apocalittiche e non siamo contro quella che qualcuno ha battezzato “movida”, ma contro “la mala movida”, fenomeno che sta prendendo sempre più piede nella nostra cittadina, interferendo con il sano, onesto e gradevole intrattenimento dei giovani, offerto da iniziative di vario genere, che lasciano il posto sempre più all’occasione di puro sballo mentale (ed iniziazione di altri tipi di sballo ben più pesanti e pericolosi).
Preoccupati di tutto questo a tale scopo chiediamo che si possa arrivare alla stesura di un regolamento condiviso da più parti. Noi non siamo contro nessuna attività commerciale; svolgano pure il loro lavoro, ma nel rispetto di tutto e di tutti secondo le regole esistenti e che la normativa vigente prescrive.
Chiediamo solamente il rispetto di queste norme che ci sono e che, sistematicamente, vengono calpestate a discapito dei cittadini e di tutta la collettività. Auspichiamo, inoltre, che la nostra voce venga ascoltata in modo democratico con un confronto sereno e privo di pregiudizi di ogni sorta. Chiediamo che gli organi competenti, in primis quelli locali, ci rappresentino e che rendano costruttivo il disagio vissuto per la salvaguardia di tutti. «L’inquinamento acustico è troppo spesso sottovalutato, ma della portata del problema ne sono ben consapevoli le autorità Sanitarie internazionali e nazionali. Infatti secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) il rumore ambientale, inteso come rumore indesiderato o nocivo proveniente dall’esterno, si sta diffondendo sempre più in termini di durata ed è associato a numerose attività umane. Sono in crescita le lamentele da parte della popolazione, poiché una percentuale sempre maggiore di essa risulta esposta.
L’esposizione al rumore causa disturbi del sonno, danni all’udito, ma anche altri problemi di salute come malattie cardiovascolari. Inoltre viene sottolineano come il rumore influenza il comportamento in diversi modi: fisiologico in quanto altera le secrezioni ormonali, psicologico perché condiziona il nostro stato emotivo, comportamentale e quello cognitivo, fino a far perdere la concentrazione. Riportiamo quanto ribadisce uno studio del Politecnico di Bari pubblicato sulla rivista “La Medicina del Lavoro”, L’inquinamento acustico precisano è purtroppo subdolo è poco tenuto in considerazione dalle istituzioni preposte al controllo sul territorio, malgrado il suo grave peso nell’inquinamento degli organismi viventi, specie quando è notturno»
Il Comitato di quartiere
“Annunziata” – Polistena
Agostino Larosa, Adriana Ierace, Giuseppe Seminara, Laura Barreca, Teresa Cannatà, Maria Bruna Daniele, Stellario Belnava, Marina Palmara, Pietro De Pasquale, Orazio Carricola, Giovanni Cangemi, Fortunata Anna Maria Galimi, Domenica De Pasquale, Pietro Greco, Gianluca Marafioti, Carmela Russo, Marina Albanese, Fatima Minì, Francesca Mileto.