POLISTENA – Sebbene il presidente-commissario Scopelliti si sforzi di dire mezze verità sul reparto otorino dell’ospedale di Polistena relegandolo a parole in una sorta di intermezzo amletico tra “l’essere e il non essere”, la realtà ci dice che i ricoveri non sono consentiti, e dunque gli interventi operatori che richiedono una degenza di 3-5 giorni. Per questo chiediamo che da lunedì 3 settembre il reparto venga ripristinato negli organici di luglio con conseguente ri-accettazione dei ricoveri ordinari. Oltretutto la disposizione di servizio del Direttore Sanitario dott.ssa Carrera, con cui si procedeva al blocco dei ricoveri, non è stata accompagnata dalla formale e necessaria autorizzazione senza la quale negare la continuità del servizio costituirebbe un abuso oltre che un danno alla sanità pubblica ed al diritto alla salute dei cittadini.
Tra le motivazioni che hanno indotto la dott.ssa Carrera a bloccare i ricoveri del reparto otorino, infatti, in origine vi era la difficoltà delle turnazioni di personale presso il Pronto Soccorso durante il mese di agosto. Ora che sarà normalizzato l’impiego di personale infermieristico, con il rientro in regime di diverse unità di personale dipendente, si rende opportuna la revoca della disposizione. E’ un’occasione unica per riparare al disservizio e far uscire dal purgatorio immeritato un reparto all’avanguardia costruito nel tempo sulla professionalità degli operatori, e con i sacrifici di imprenditori locali (F.lli Papandrea, Dical, ecc.) che hanno donato arredi e altro materiale utile per la sua apertura. Finchè non sarà restituito, attraverso la riattivazione dei ricoveri, il giusto riconoscimento ad un reparto che dimostra di non meritare la chiusura con numeri, cifre e risultati concreti, continueremo a sostenere la mobilitazione popolare indetta per la riapertura del reparto, a tutela del diritto alla salute nella Piana di Gioia Tauro, ed a difesa dell’ospedale di Polistena.
La gente incredula continua a non spiegarsi le motivazioni di questa ingiustizia che si consuma nei confronti dell’otorino. Infatti, il ragionamento di Scopelliti che vorrebbe far inquadrare la chiusura di otorino nella logica di un risparmio che non si realizza concretamente, anzi aggrava le spese, non trova alcun riferimento normativo se non in un decreto dell’ottobre scorso a firma dello stesso Scopelliti-Commissario, disegnato sulla carta che non tiene conto dei numeri delle realtà territoriali. Pertanto migliaia di cittadini stanno continuando spontaneamente a sottoscrivere la petizione popolare lanciata, ed ogni firma apposta equivale ad un giudizio negativo della gestione della sanità calabrese e del Governo del Presidente Scopelliti.