POLISTENA – La prossima volta scriveremo con i sottotitoli, visto che i consiglieri di Polistena nel “Quore”, non riescono a digerire i contenuti dei nostri manifesti, puntuali e necessari a ristabilire la memoria storica e la verità dei fatti. E la verità ci dice che i cinque consiglieri hanno innescato una polemica superflua ben sapendo che la mensa scolastica e il servizio agli alunni diversamente abili su cui non si dovrebbe speculare indegnamente, sarebbero partiti a giorni, nonchè la consegna e/o liquidazione dei buoni-libro già effettuata.
Chi, da ex amministratore ha sperperato risorse pubbliche e fatto sprofondare Polistena nella morsa dei debiti e della clientela, oggi farebbe meglio a tacere anche perchè visibilmente impreparato su tutto, persino sulla storia della musica leggera, tanto da non comprendere che il titolo del nostro manifesto si riferiva alla canzone provocatoria ed ironica del grande (sotto tutti i punti di vista) Giorgio Gaber in risposta al testo, giudicato dalla critica del tempo ovvio e banale, della canzone di Celentano. Al di là della perdonabile impreparazione sulla musica, gli orrori commessi dall’Amministrazione Laruffa non possono essere perdonati perchè gravi.
Una amministrazione passata, scaduta in tutto, incapace di amministrare per i cittadini, ma capacissima a guardarsi le sue cose da essere così distratta sulle iniziative serie, tanto da sbagliare persino le rendicontazioni e comportare di conseguenza la perdita di risorse importanti destinate a scuola, servizi sociali, cultura, ambiente ed altro. Se non fosse stato per gli attuali amministratori e per il popolo di Polistena che li ha votati, non si sarebbero mai ripulite le istituzioni locali da personaggi incollati al potere, ed ancora saremmo stati ad ascoltare nelle piazze chi pubblicamente negava compravendite a ribasso di palazzi nobiliari realmente avvenute all’insaputa dei cittadini.
La scuola pubblica ha il compito di formare ed educare gli studenti e nessuno si permetta di trascinare nella polemica, nel tentativo subdolo di confondere le idee, istituzioni scolastiche di Polistena che svolgono il loro lavoro con doverosa diligenza, verso le quali rivolgiamo massima attenzione e rispetto, che non si sognerebbero mai di applicare tasse o balzelli inaccettabili per una scuola statale. Non ci possiamo esimere dal segnalare lo scandalo della tassa di 1.000 Euro (riguardante solo una scuola e non altre) che invitiamo al più presto a rimuovere a garanzia del principio dell’accesso paritario per tutti alle prove di esame. Ci piacerebbe conoscere a riguardo l’opinione del gruppo di consiglieri di opposizione, con la memoria corta e la vista annebbiata, specie quando si tratta di fare paragoni col passato.
MENSA SCOLASTICA: va precisato che le risorse di bilancio investite oggi dalla nostra Amministrazione sono superiori a quelle investite all’epoca laruffiana, in quanto la gestione dei viveri, solo oggi è soggetta a procedura separata per assicurare maggiore controllo sugli alimenti. Prima non era così. Tutto era affidato alla ditta che gestiva il personale con una doppia e vantaggiosa posizione di “controllore-controllato” a scapito dei destinatari finali del cibo: i bambini. Altra differenza. L’Amministrazione Laruffa aveva eliminato il sistema del buono-mensa sostituendolo con una retta annuale onerosa specie per le famiglie con più figli a mensa, che diede luogo a tante lamentele. Appena arrivati in comune abbiamo ripristinato il sistema del buono rapportandone il costo al reddito familiare, in alternativa alla retta annuale molto più difficile da sostenere per le famiglie a basso reddito.
BUONI-LIBRO: l’Amministrazione ha già distribuito i buoni alle scuole primarie, non da una settimana, come falsamente si afferma ma da circa un mese. A proposito di quelli dovuti alla scuola media inferiore e superiore, si ribadisce che per l’anno scolastico in corso la Regione non ha mandato alcun finanziamento, anzi il finanziamento annunciato per l’anno scolastico 2013-2014 ha subito un taglio del 60% rispetto agli anni precedenti. Per ciò che riguarda le annualità precedenti va precisato che i fondi destinati ai buoni-libro sono stati trasferiti dalla Regione ai comuni, con due anni di ritardo. I ritardi regionali, hanno comportato il rallentamento delle procedure per la selezione degli aventi diritto che comunque per l’anno scolastico 2012-2013 debbono essere completate dalle scuole. Si è provveduto invece a liquidare il 2011-2012 a titolo di rimborso alle famiglie di studenti aventi diritto, ribadendo che i fondi relativi sono stati trasferiti di recente, dopo due anni circa.
GARE APERTE: a differenza di come amministravano in modo ambiguo i consiglieri di Polistena nel “Quore”, l’attuale Giunta Municipale per la gestione definitiva del servizi che potranno essere garantiti interamente solo a bilancio approvato, ha disposto l’indizione di gara aperta. Chi invece agiva diversamente per molti altri analoghi servizi era, OVVIAMENTE, l’Amministrazione Laruffa. BILANCIO E TAGLIO DI RISORSE COMUNALI: Gli impegni economici dell’Amministrazione Tripodi sono supportati da numeri e sacrifici inconfutabili. Si pensi che nel 2009, ultimo anno di supplizio della passata amministrazione, le risorse trasferite dallo Stato al comune di Polistena corrispondevano a 3.500.000,00 di Euro. Oggi corrispondono a 2.435.000,00 di Euro, grazie proprio agli amici romani dei consiglieri di Polistena nel “Quore”, che con Letta il Pd e compagnia, hanno praticamente obbligato i comuni italiani a trasformare i bilanci previsionali in consuntivi.
Vergogna! Se non fosse stato dunque per l’attuale Sindaco, che ha scelto di dedicarsi con rinunce ed a tempo pieno alla città, per questa Amministrazione Comunale lineare e precisa su tutto, per questa maggioranza, limpida, trasparente e cristallina, per l’impegno che profondono insieme e con dedizione e professionalità, dalla sera alla mattina, elementi che suscitano invidia e rabbia negli ex amministratori, nemmeno gli stipendi oggi sarebbero stati garantiti. Queste cose sono sempre state ben chiare ai consiglieri di minoranza ai quali non rimane che rassegnarsi del loro fallimento politico-amministrativo oramai che i cittadini di Polistena non cancelleranno mai più.