Venerdì 24 giugno la città di Polistena sarà ancora una volta protagonista di un’importante battaglia di impegno civile, sociale e culturale.
L’Associazione nazionale “Avviso Pubblico”, la rete degli enti locali che promuove sui territori formazione ed impegno contro le mafie, ha deciso di istituire un appuntamento annuale fisso per manifestare il continuo sostegno a tutti gli amministratori locali minacciati ed intimiditi durante l’esercizio del loro mandato elettivo.
Ma la 1° marcia degli amministratori sotto tiro di Polistena, sarà comunque un momento simbolico forte e coinvolgente, nel quale confluirà il bisogno di tantissimi cittadini comuni, lavoratori, commercianti, imprenditori, intimiditi e colpiti dalla criminalità organizzata attraverso l’usura ed il racket, di scendere in piazza per difendere i valori della democrazia e della convivenza civile.
La scelta di Polistena, per organizzare la prima marcia in assoluto in Italia ed in Calabria, ci gratifica, rende ancora più vivo e rinnova il nostro impegno contro le mafie: in Calabria, proprio perché la nostra regione è una delle più colpite dal fenomeno, a Polistena perché è un luogo simbolo di lotte per il riscatto sociale e civile. Qui, le battaglie contro la ndrangheta sono state sempre condotte a viso aperto dall’Amministrazione Comunale e da tutti coloro, a partire da semplici cittadini, associazioni, cooperative sociali, chiesa, che s’impegnano per diffondere ed affermare nella società i valori dell’onestà e della laboriosità in contrapposizione al tentativo delle mafie di condizionare le scelte di ognuno.
Saremo felici di accogliere tutti, sindaci e amministratori provenienti da ogni parte d’italia, personalità impegnate socialmente e politicamente, cittadini e magistrati sotto scorta, persone normali, giovani disoccupati, anziani rassegnati, emarginati e migranti, e tutte quelle figure che combattono tutte insieme, spesso nell’anonimato, nel silenzio e nella paura, la loro battaglia quotidiana contro le mafie ed il malaffare, che è e sarà sempre lotta per il cambiamento culturale e speranza per il riscatto e l’emancipazione della Calabria.