LOCRI – Potrebbe tornare a scuola, domani Nicola Romeo il ragazzo diversamente abile di Locri che non può frequentare il primo anno di Liceo Artistico perché non gli è stata garantita l’assistenza. Nel corso di un tavolo tecnico organizzato dal primo cittadino, Giovanni, cui hanno partecipato l’assessore regionale all’Istruzione, Federica Roccisano, la dirigente provinciale, Alessandra Sarlo, i rappresentanti Usp di Reggio Calabria,Vilasi e Nocera, il docente del Liceo Artistico Rocco Ligori, il presidente dell’Adda, Vito Crea e alcuni rappresentanti della consulta delle associazioni del Comune di Gioiosa Jonica, grazie ad un lavoro di rete, sembrerebbe essere stata trovata la soluzione affinché il ragazzo inizi a frequentare le attività didattiche. A differenze dei suoi coetanei, Nicola non è entrato in classe a settembre poiché la scuola non era in grado di garantire i servizi adeguati ai suoi bisogni. Ciò ha portato oltre ad un pericoloso isolamento del ragazzo, anche un notevole ritardo nella formazione.
La garanzia che di una tempestiva soluzione alla problematica è arrivata dall’incontro dei giorni scorsi in cui è stato stabilito che il ragazzo potrà entrare in classe e usufruire di «un assistente di base, assistente sanitario, assistente alla persona, assistente educativo per 30 ore» , mentre al trasporto scolastico penserà l’amministrazione comunale.
La soluzione del problema è stata commentata positivamente dalla Roccisano, che ha affermato: “Abbiamo fatto una rete seria. Eravamo insieme Regione, Provincia, Comune, la Scuola, la famiglia Romeo, le associazioni e persone esperte come Vito Crea. Una soluzione è quella di affidare ad una Cooperativa di Operatori Socio Sanitari il compito di svolgere l’assistenza in aula dei diversabili. Praticamente fare una sorta di assistenza domiciliare: anziché farla a casa, farla in aula per garantire a Nicola ed agli altri ragazzi che si trovano in tale situazione, di stare nella scuola. L’obiettivo è quello di fare in modo che Nicola al più presto vada a scuola, perché è mancato già troppo tempo ed è un diritto alla quale lui, la famiglia e noi come istituzioni non possiamo di certo mancare”.
Soddisfatto anche il sindaco di Locri, Calabrese, il quale ha ammesso che sulle tematiche “nel territorio c’è un ritardo strutturale di almeno 20-30 anni”, augurandosi che il ragazzo possa tornare a scuola e auspicando che il tavolo tecnico possa servire per ulteriori momenti di confronto, per affrontare in tempo problematiche di questo tipo, mentre Vito Crea dell’Adda ha espresso soddisfazione «per la soluzione di un caso di inclusione scolastica che non doveva neppure sorgere».
L’ultima parola è spettata a chi il problema l’ha toccato con mano, il papà di Nicola,Cosimo Romeo, che ancora incredulo ha affermato: “Spero che quello che è stato stabilito non siano vaghe promesse come è successo due mesi fa e che invece si concretizzino perché se Nicola è oggi qua con noi e se oggi c’è stato questo incontro è perché vi sono state istituzioni che non hanno fatto completamente il loro lavoro. L’auspicio , quindi, è quello che Nicola possa iniziare questo suo anno scolastico. Ognuno pare che si sia assunto il suo impegno, ha capito quali sono le sue responsabilità e le competenze varie. L’impegno nostro è di mandare a scuola Nicola quando ci sono tutte le condizioni adeguate, ripeto non si deve adeguare Nicola ma è la scuola che si deve adeguare agli alunni. E ci tengo a ribadire che quello che stiamo facendo come famiglia non è solo per difendere i diritti di nostro figlio ma anche di tutti gli altri ragazzi e famiglie che si trovano nelle medesime condizioni. Lunedì non so se lo manderò a scuola, ci devono confermare che gli impegni presi oggi, si sono concretizzati”.