Era la mattina del 14 luglio quando un centinaio di cittadini facevano irruzione al Municipio di Nicotera per rivendicare il diritto all’acqua potabile e ad un mare pulito. La presente stagione turistica è ormai compromessa a causa delle condizioni del mare, i turisti non ci sono e le poche prenotazioni vengono cancellate non appena si viene a conoscenza della situazione perché si sa, chi spende del denaro per andare al mare, vuole un mare pulito e purtroppo vedere a Nicotera un mare pulito ormai non è più la regola ma l’eccezione da troppo tempo. La rabbia degli operatori turistici, dei pescatori, dei commercianti, dei cittadini che di turismo vivono, è esplosa anche a causa di un altro problema. A Nicotera Marina sono ormai due anni che l’acqua domestica non è più potabile ed è proibita ad ogni uso umano. È proprio a Nicotera Marina che la sera del 13 luglio una grande assemblea popolare delibera che è arrivato il momento di alzare la testa, l’appuntamento è al Municipio per la mattina seguente. Il 14 luglio Nicotera Marina è spettrale, tutti i lidi e gli esercizi commerciali chiudono le saracinesche dove appare un cartello con su scritto: “CHIUSO PER MARE SPORCO”, è l’inizio di una grande battaglia. La gente vuole risposte ma al Comune non trova interlocutori istituzionali cui rivolgersi, allora via gli impiegati dagli uffici, chiuso il Municipio alle Istituzioni e aperto al popolo. Ha inizio l’occupazione. L’iniziativa ha una così grande eco da finire su tutti i media locali e regionali, i manifestanti chiedono un’interlocuzione con il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio o con un suo delegato che abbia pieno mandato ad intraprendere azioni vincolanti per la risoluzione dei problemi in questione: mare pulito e acqua potabile. Pesante l’assenza del Primo Cittadino di Nicotera. Nei giorni si susseguono le visite di alcuni politici, quali Giuseppe Mangialavori, che presenta anche un’Interrogazione alla Regione, il Consigliere Regionale Vincenzo Pasqua, forte la presenza di alcuni Sindaci del Comprensorio, su tutti Giuseppe Morello (Sindaco di Limbadi) e Michele Conia (Sindaco di Cinquefrondi). Presenti alle assemblee anche i cittadini di San Ferdinando. La risposta della Regione però tarda ad arrivare e i manifestanti decidono di alzare il tiro della protesta per farsi sentire. Domenica 17 luglio viene occupata la Stazione Ferroviaria di Rosarno creando non pochi disagi alla circolazione ferroviaria, ritardi per 5 treni a lunga percorrenza ed altrettanti regionali. È in quel momento che i manifestanti hanno delle prime risposte, l’Ing. Pallaria e l’Assessore Regionale all’Ambiente Antonella Rizzo li raggiungono telefonicamente e fissano per iscritto, tramite mail, un incontro con la popolazione per le ore 09:00 del giorno successivo. I manifestanti a quel punto disoccupano la stazione di Rosarno e liberano gli uffici del Municipio spostando il presidio di occupazione presso la Sala Consiliare. É qui che l’Ing. Pallaria e l’Assessore Rizzo incontrano i nicoteresi e avviano una discussione sulle problematiche della protesta. All’incontro partecipa anche il Capo di Gabinetto della Prefettura di Vibo Valentia Sergio Raimondo nelle vesti di vicario del Prefetto. L’assemblea si svolge con assoluta serietà e concretezza e termina con una serie di impegni e proposte di interventi che saranno messi nero su bianco al tavolo tecnico che il Prefetto Carmelo Casabona ha fissato, accogliendo le istanze dei nicoteresi, per le ore 09.00 di venerdì 22 luglio. Alla vigilia del tavolo i nicoteresi ricevono un’altra visita, questa volta si tratta Prof. Silvio Greco, Biologo Marino, Dirigente dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione Ambientale) che chiarisce le criticità del territorio calabrese e le criticità dell’ambiente marino. Con grande sorpresa il Prefetto Casabona non invita solo le parti interessate ma una pletora di politici che, secondo i manifestanti, svuoterebbe di concretezza il tavolo tecnico per come era stato concepito. Il rigetto da parte del Prefetto di poter ristabilire le condizioni di quel tavolo, spinge i manifestanti a disertare l’incontro. È proprio nel momento in cui il delegato tecnico del movimento, l’Ing. Antonio D’Agostino, comunica ai manifestanti di aver lasciato il tavolo dacché il Prefetto non ha accettato di ristabilirne le condizioni di partenza, che questi raggiungono in corteo e occupano, non senza qualche momento di tensione, il Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Vibo Valentia. Da ottobre 2014 un’Ordinanza Comunale vieta l’uso dell’acqua domestica per ogni utilizzo umano nella frazione Marina e per tale motivo l’ASP è incriminata dai manifestanti per non aver preso alcun provvedimento a riguardo sostenendo, al contrario, che l’acqua della Sorical non presenta criticità. Con questa nuova azione di forza i manifestanti rivendicano il diritto di continuare il percorso intrapreso il lunedì precedente con l’Assessore Rizzo e l’Ing. Pallaria, ciò che chiedono è di poter mettere nero su bianco impegni, cronoprogramma e risorse disponibili come stabilito a Nicotera. L’occupazione di quella sede termina soltanto nel momento in cui Rizzo e Pallaria raggiungono i manifestanti nei locali dell’ASP e incontrano la delegazione designata dagli stessi composta, tra gli atri, dal Sindaco di Cinquefrondi Michele Conia, il Sindaco di Limbadi Giuseppe Morello (scelti per essere stati accanto ai manifestanti) e l’Ing. D’Agostino. A questo punto ha inizio il vero e proprio tavolo tecnico. Questi i risultati raggiunti per risolvere il problema dell’acqua potabile: l’invio con carattere d’urgenza di autobotti nella fraz. Marina di Nicotera fino alla realizzazione di due nuovi pozzi per i quali pare siano già pronti i finanziamenti., l’impegno da parte del’Ing. De Marco, direttore tecnico della Sorical, ad intervenire presso i pozzi della stessa con l’inserimento di sistemi di depurazione e filtraggio per eliminare il manganese dall’acqua. Riguardo alla questione mare, si interverrà fin da subito sugli impianti di sollevamento per i quali sono già stati avviati dei finanziamenti, carotaggi nei fondali nei pressi degli impianti di depurazione e delle foci dei fiumi, collettamento alle reti fognarie dei quartieri non ancora collettati e interventi anche sul fiume Mesima. Non è stato possibile, date le condizioni nelle quali il tavolo tecnico si è svolto, scendere nel dettaglio degli interventi e delle risorse necessarie ad affrontarli, è stato quindi fissato un nuovo tavolo, questa volta presso la Cittadella della Regione Calabria per mercoledì 27 luglio al quale parteciperanno i tecnici della “Task Force” appositamente costituita. Rappresenterà il Comitato l’Ing. Antonio D’Agostino. A seguito dei risultati raggiunti anche la Sala Consiliare del Municipio di Nicotera è stata liberata. I manifestanti continueranno ad incontrarsi in assemblee popolari per essere costantemente aggiornati sull’andamento del cronoprogramma e per vigilare sulla concretezza e l’effettiva realizzazione degli interventi programmati.
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PROTESTA PER MARE PULITO E ACQUA POTABILE A NICOTERA: IL PUNTO DELLA SITUAZIONEOttenute risposte concrete dalla Regione i cittadini disoccupano la Sala Consiliare ma restano vigili23/07/2016 | Rita La Rosa | Edicola di Pinuccio