CINQUEFRONDI – Lascia senza parole il reportage trasmesso da Presa Diretta di Riccardo Iacona sui tentacoli della ndrangheta ben radicati in Piemonte e Liguria. Gli inviati del programma mettono a nudo una ndrina attiva e intraprendente, prontamente abbracciata da una classe politica che non si fa domande, se si tratta di raccogliere voti. Ecco allora la sfilata degli uomini di peso, originari di Cinquefrondi, Galatro, Taurianova… e capaci di decidere le sorti di un candidato, di un appalto, di una estorsione. Ma il programma non solo di criminalità parla: dice anche, e molto, come il Nord ricco e “padanizzato” abbia da tempo sdoganato ndrangheta e ndranghetisti, come rivelano tutte le inchieste sugli affari a cavallo tra politica e delinquenza che negli ultimi mesi descrivono un ceto politico lombardo, piemontese e ligure non troppo diverso, se non nella pronuncia, da quello che si incontra in Campania, Sicilia o Calabria. In questo, qualunque cosa ne dica Bossi, l’unificazione del paese si è compiuta davvero.
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