REGGIO CALABRIA – Nel Centro smistamento Postale di Lamezia Terme (CZ) sono state intercettate tre buste contenenti proiettili indirizzate a tre unità di Polizia Penitenziaria tra cui un Ispettore Capo e 2 Assistenti Capi in servizio al Reparto di Reggio Calabria..
E passato poco più di un anno da quando l’Assistente Capo di Polizia Penitenziaria Brizzi Antonino in servizio alla Casa Circondariale di Reggio Calabria, fu destinatario di un atto intimidatorio di chiaro stampo terroristico- mafioso, rimasto ancora impunito, nella circostanza, ignoti esplosero diciotto colpi di mitra Kalashnikov cal. 7.62. contro l’autovettura di proprietà del graduato.
Nel condannare il vile atto intimidatorio, esprimiamo la più sincera solidarietà e vicinanza ai colleghi e alle loro famiglie.
Siamo certi che questo ennesimo vile atto intimidatorio, non intaccherà minimamente l’impegno lavorativo svolto quotidianamente dai colleghi, di cui ben conosciamo la serietà e la professionalità che li contraddistingue.
Si tratta di personale dotato di esperienza lavorativa ultradecennale, operatori del diritto di provata capacità, temprato a fronteggiare situazioni ben più difficoltose.
Non agevola di certo, la grave situazione che sta attraversando il “pianeta carcere”, settore che sta registrando il periodo più nero della sua storia contemporanea,sia per la notevole carenza di organico, per i turni di lavoro stressanti che per gli effetti del sovraffollamento delle carceri, aspetti più volte evidenziate da questa Organizzazione Sindacale, che si avvertono ancora di più in Calabria, per la presenza sul territorio della criminalità organizzata. Il ripetersi di questi atti di violenza, nei confronti dei Poliziotti Penitenziari di stanza al Reparto di Reggio Calabria, sono sicuramente gli effetti sortiti, di chi combatte l’antistato da servitore dello Stato. Non saranno queste vigliacche intimidazioni a frenare gli Uomini e le Donne della Polizia Penitenziaria di Reggio Calabria agli ordini del Commissario Dr. Stefano Lacava e del Direttore Dr. Carmela Longo, che quotidianamente sono impegnati in compiti d’istituto, al servizio della gente e delle Istituzioni.
In ogni caso sensibilizziamo le Istituzioni preposte, ad affrontare queste emergenze che penalizzano l’intero settore a mantenere alta la soglia d’attenzione, verso questi vili atti di violenza che hanno come finalità quello di inquinare il nostro sistema democratico.