REGGIO CALABRIA – Leggendo le cronache del tutto esaurito del Cilea, scarne a dire la verità, probabilmente per i contenuti che gli artisti sul palcoscenico hanno saputo trasmettere, abbiamo passato un poco di tempo ad interpretarle. Il prosieguo di una campagna elettorale per Reggio e tutta la Calabria mai terminata, pur essendo gli divi interessati ormai in sella ormai da quasi due anni, ha portato ieri i signori Minniti, Oliverio e Falcomatà ad esibirsi nella presentazione del trailer della riedizione de “il Padrino”. A Reggio è stato confermato l’intreccio mortale, per gli Italiani, i Calabresi ed i Reggini, tra Renzi e la “famigghia locale” del PD. Ancora più supportato da Falcomatà che ha inserito tra i tre sindaci che hanno avuto l’onore di presenziare sul palco all’opera dei pupi, “nientepopodimenochè” che il sindaco/ suocero/attenzioneobagghiolu Monorchio. Alleanza Calabrese crede che una Città Metropolitana così partorita non abbia motivo di nascere. Ancora nessuno di coloro che dovrebbe farla nascere ha capito il vero significato. I sindaci della provincia sono stati messi in disparte nella costruzione di un progetto che avrebbe potuto dare respiro ad un sud martoriato ma che i servi locali, sottomessi per una poltrona, hanno immolato al centralismo romano. Chiedo ai Sindaci, che continuano a mantenere le loro coscienze libere e che devono rispettare il mandato che i loro elettori hanno consegnato nelle loro mani, di ribellarsi a questa porcata di facciata, a questa trovata elettorale di Renzi in vista del referendum di ottobre. Farà la fine di tutte le progettualità che i governi succedutisi negli ultimi tre anni, e non eletti, hanno dato in pasto agli Italiani e che si sono risolti con una bolla di sapone od addirittura con danni grossissimi arrecati alle famiglie. Questo pacco ci ricorda il pacco del 70. Liquichimica, Centro Siderurgico, Officine Grandi Riparazioni. Lavoro, Benessere, Fumo. Lo stesso fumo di Colombo lo sta vendendo Renzi. Il problema più grosso è che il PD questo fumo lo sta raccogliendo in ampolle da distribuire a pagamento ai Calabresi. Nel frattempo le famiglie sono alla fame, l’immigrazione clandestina è senza freno e continua a sottrarre risorse alle economie locali, le politiche sociali sono state azzerate, la città è allo sbando dominata dal degrado e dall’indifferenza, Reggio è bloccata, il sistema produttivo è fermo, immobile, le attività commerciali chiudono nel silenzio generale, i lavori che a Milano durerebbero tre mesi alle nostre latitudini durano tre anni. I simboli di legalità , trasparenza e democrazia avevano intenzione senza bando di regalare strutture pubbliche del valore di milioni di euro come il Miramare agli amici, lo hanno fatto con bando, vorrebbero acquistare ruderi come il Roof Garden per milioni di euro per i quali invece si dovrebbe intimare l’immediata demolizione o espropriarlo, mantengono cantieri da anni su corso Garibaldi senza curarsi di quanti operai lavorano ogni giorno, distribuiscono milioni di euro all’Avr, lasciando marcire gli automezzi della Leonia ad Archi, la cui proprietà è dei reggini al 51%, senza sapere quanti operai mette al giorno su strada la stessa, abbandonano la Città immersa tra crateri, incidenti quotidiani, degrado, sporcizia, chiedono di adottare il verde massacrato da loro. I simboli che la Città ha scelto sono quelli che sono gli occhi di tutti. Alleanza Calabrese dice NO a questa Città Metropolitana, dice No a Falcomatà perché incapace di gestire il suo condomino e dice NO al referendum per la riforma costituzionale che non farà altro che allargare a “famigghia” ,senza donare agli Italiani alcun miglioramento di diritti, di giustizia e di vivere civile.
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Reggio Calabria. Il pacco e la Città Metropolitana che non c’è14/06/2016 | Il Presidente di Alleanza Calabrese Enzo Vacalebre | Comunicato