SI PARLA TANTO di antipolitica. Di nuovo, la mistificazione delle parole. Cosa vuol dire antipolitica? Contro la politica. Ma di quale politica stiamo parlando? Di quella di cui gli Italiani sono stanchi, di quella fatta di collusioni e interessi grandi e piccoli da difendere, di quella dei comitati d’affari e dei faccendieri? Perché di questo, finora, si è nutrita la politica, a parte quei pochi esempi di rettitudine che pensano alla politica nel significato autentico, non mistificato (da polis), del termine. Dunque, io credo che l’antipolitica, in questo momento, in Italia, sia proprio alimentata da coloro che si ergono a difensori della politica contro il dilagare dell’antipolitica. Sono proprio loro gli esempi viventi dell’antipolitica.
Un altro discorso è il pericolo deriva populismo… d’altronde abbiamo a disposizione un esempio fresco fresco… anche la Lega si è presentata come un movimento di antipolitica… e questi, che sono sotto gli occhi di tutti, sono i risultati. Resettare la politica, che è in realtà l’antipolitica: è questa l’unica strada percorribile per la salvaguardia della democrazia. I partiti politici si liberino del marciume che alligna nelle loro gerarchie, così non ci sarà più motivo di temere questo nuovo “mostro”, questo nuovo capro espiatorio, che è l’antipolitica.