CITTANOVA – «Va riconosciuto che la volontà politica, espressa fin dall’immediatezza dell’alluvione del 2008 dall’amministrazione provinciale dell’epoca, ha trovato pieno compimento anche se a tanto, troppo tempo di distanza. Ecco perché consideriamo questa una nostra vittoria» «Finalmente dopo cinque anni di disagi per la popolazione, di difficoltà di ritardi dovuti alle lungaggini della burocrazia, il nostro territorio si vede restituita una infrastruttura fondamentale per la viabilità come il ponte sul Vacale.
Va riconosciuto che la volontà politica, espressa fin dall’immediatezza dell’alluvione del 2008 dall’amministrazione provinciale dell’epoca, ha trovato pieno compimento anche se a tanto, troppo tempo di distanza. Ecco perché consideriamo questa una nostra vittoria». Lo dichiara il consigliere provinciale di “A Testa Alta”, Francesco D’Agostino, che esprime il proprio compiacimento «per la riapertura del ponte, assolutamente strategico per i collegamenti tra ben cinque comuni della Piana: Anoia, Cinquefrondi, Cittanova, Melicucco e Polistena. Certo, bisogna prendere atto che i lavori in provincia di Reggio Calabria non procedono alla velocità della luce.
Ho più volte sottolineato la rilevanza di quest’opera, ieri finalmente inaugurata, su cui ho condotto una lunga battaglia politica fatta di sollecitazioni quotidiane e di costante interessamento perché solo chi vive e opera qui sul territorio può capire cosa abbia significato per cinque anni fare a meno di quel ponte. Fasce moto ampie della popolazione hanno costantemente manifestato a chi come noi agisce in questo contesto il disappunto per la problematicità che si è protratta così a lungo». «Tutto questo – dice ancora Francesco D’Agostino – rientra nell’ambito dell’impegno e della continua azione di pungolo e di proposta che portiamo quotidianamente avanti soprattutto nel settore della viabilità provinciale che rappresenta uno dei principali settori di competenza dell’ente. Continueremo a lavorare costantemente perché nuovi e importanti risultati arrivino per la Pana e per i nostri cittadini».