CINQUEFRONDI – “Se il referendum del giugno 2011 non fosse stato disatteso, oggi probabilmente non saremmo qui a parlare di raccolta firme in favore dell’ acqua pubblica”. In una conferenza stampa organizzata presso la sede di Rinascita, un Michele Conia tranchant, sbotta, quando si riferisce all’ennesima presa in giro in danno dei cittadini calabresi che peraltro si sono largamente espressi sull’argomento – attraverso i quesiti referendari – in favore di un netto si. Ecco quindi che Rinascita intende ripartire dalle indicazioni degli stessi cittadini, proponendo una nuova raccolta firme d’iniziativa popolare da sottoporre per l’approvazione all’assemblea regionale affinché legiferi in materia secondo un decalogo preciso, composto da punti fondanti, per rendere finalmente pubblico il bene comune acqua. Negli intenti degli organizzatori saranno interessate tutte le provincie, e possibilmente, tutti i comuni calabresi con l’istituzione di punti per la raccolta di adesioni dove i cittadini, e più in generale, tutta la società civile possano ratificare le proprie convinzioni.
Proseguendo, Conia, referente del progetto per la piana di Gioia Tauro, non nasconde l’intenzione di estromettere definitivamente il duo Sorical-Veolia dalla gestione del ciclo idrico regionale, poiché dice in particolare di Veolia “fingendo fintamente di interessarsi a migliorare il servizio, si è nei fatti rivelata impegnata solo a macinare profitti”. Ed in merito cita l’esperienza infelice che da tempo interessa proprio il comune di Cinquefrondi. Gli fa eco sul punto, Antonio De Mujà, spiegando nel suo intervento che paradossalmente, non intervenendo alla radice del problema “gli attuali amministratori si sono lasciati sfuggire l’ennesima buona occasione per strutturare un piano organico di opere pubbliche necessarie per i cittadini, che avesse il suo perno nella gestione del sistema idrico comunale. Al contrario, si sono attivati per accendere un mutuo onerossissimo di circa 30.000 euro all’anno per trent’anni, che interverrà unicamente a favore delle istanze di Sorical e Veolia!”
Per gli esponenti di Rinascita è prioritario escludere i privati da questo delicatissimo settore, i quali con il pretesto di economizzare il servizio hanno finito per aggravarlo di costi e peggiorarlo nella gestione a tutto svantaggio degli utenti finali sulle cui tasche ricade tutto il peso della mala gestione. E’ necessaria la creazione di una società interamente pubblica che si occupi senza fini di lucro dell’intiera filiera: dal trasporto all’erogazione all’utenza finale. Allo stesso tempo si deve aprire la strada per un deciso abbattimento di costi e tariffe. Attenzione prioritaria riservata ai lavoratori di Sorical i quali dovrebbero essere, nelle intenzioni dei proponenti, interamente ricollocati nella ventura public company. Per Flavio Loria in vista di una subodorata estromissione proprio di Veolia, in procinto di fare i bagagli, ed in mancanza di un piano chiaro di riordino da parte della Regione “si corre il rischio di una semplice sostituzione con una società ad hoc in house all’ente regionale, con il risultato di riproporre un pastrocchio che soddisfi solo interessi politici con organismi fantasma in realtà utilizzati come postifici”. “Per tale ragione – commenta Loria – ha senso riprogrammare interamente la gestione del servizio riportandolo in mano pubblica, prendendo atto che l’esperienza dei privati si è rivelata disastrosa su tutta la linea”. Gli organizzatori infine, lanciando un appello, hanno reso noto che chiunque volesse partecipare alla campagna di raccolta firme, troverà disponibile un apposito punto di raccolta aperto tutti i giorni presso la sede di Rinascita a partire dalle ore 18.
1 commento
Camilliti Vincenzo (Svizzera)
7 aprile 2013 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Cari amici,
ogni estate quando ritorniamo a Cinquefrondi, c’è sempre il problema dell’acqua che manca.
Noi abitando nella parte alta di Cinquefrondi siamo molto penalizzati, quindi ci sta a cuore porre la parole FINE a questa situazione.
Nell’eventualita’ di una soluzione positiva al problema, vorremmo partecipare anche noi alla campagna di raccolta firme. Essendo all’estero come possiamo fare?
Aspettiamo una vostra risposta.
Tanti saluti
Vincenzo Camilliti