REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Comando Provinciale, del Noe e del Nas e Squadrone Eliportato Cacciatori in Rosarno ieri alle ore 17.00 nel corso di mirati servizi finalizzati alla ricerca di latitanti della ndrangheta, nella sua articolazione locale denominata cosca Pesce, traevano in arresto le sottonotate persone contigue alla locale C.O., ritenute responsabili dei reati di cui agli art.6 co.1 lett.e d.l. nr. 172 del 06.11.2008 convertito nella l. Nr. 210 del 30.12.2008 (realizzazione di discarica abusiva in regione in cui vige lo stato di emergenza rifiuti) ed art. 444 c.p. (detenzione e commercio di sostanze alimentari nocive): Palaia Gaetano, nato a Rosarno il 02.01.1946, censurato, commerciante; Palaia Gianluca, nato a Rosarno il 12.07.1975, censurato, commerciante; rispettivamente padre e figlio, titolari dell’impianto di lavorazione e commercializzazione di prodotti agrumari denominato “Agrosucchi di Palaia & C. S.n.c.”, con sede in Rosarno in via Serricella nr. 3. Palaia Giovanni, nato a Cinquefrondi il 06.01.1982 commerciante, incensurato, figlio del predetto Palaia Gaetano cl.’46, socio accomandatario della società denominata “Filda di Palaia Giovanni & C. S.a.s.”, attiva nel settore della lavorazione e trasformazione di prodotti agrumari, con sede a Rosarno in via Serricella nr.3. Al termine degli accertamenti entrambi gli opifici, per le gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali riscontrate, venivano sottoposti a sequestro per un valore complessivo di euro 1.000.000,00.