ROSSANO – Il Commissariamento all’emergenza rifiuti ha ordinato di conferire a Bucita «tutti i rifiuti solidi urbani prodotti nei territori di competenza, anche oltre la capacità nominale di abbanco». La “capacità nominale di abbanco” non è un parametro arbitrario, bensì determina la massima quantità di rifiuti che possono essere depositati in una discarica senza incorrere in rischi sanitari e ambientali. Questo ovviamente qualora la discarica sia in regola, condizione quasi mai verificata in Calabria. Significa che i cittadini di Bucita, di Contrada Amica e dell’intero territorio di Rossano saranno esposti ad ulteriori rischi per la salute e per il territorio. Ancora una volta. Il commissario all’emergenza rifiuti in Calabria dura da 14 anni, aveva l’obiettivo (non troppo difficoltoso) di realizzare la raccolta differenziata, ha speso 2 miliardi di euro, ha agito e continua ad agire in deroga alle norme vigenti ed ha soltanto aggravato l’emergenza. E questi commissari sono stati sempre espressione delle maggioranze politiche regionali, tanto di centrosinistra quanto di centrodestra: fino a Gennaio il commissario è stato direttamente il governatore Scopelliti, mentre da Gennaio è Melandri, un ex assessore della giunta Scopelliti a Reggio Calabria. I risultati sono catastrofici al pari di quelli della giunta Loiero, e l’intera regione versa nell’emergenza ed in condizioni sanitarie preoccupanti: a pagare sono sempre i cittadini, mentre proprietari dei terreni delle discariche, faccendieri della finanza e ‘ndrangheta si arricchiscono costantemente. E mentre il business dei rifiuti produce milioni di euro, il paradosso è che molto spesso per i cittadini la tassa per lo smaltimento dei rifiuti è aumentata. Governatore, assessore competente e commissario la smettano di giocare a “scarica barile”, si prendano le responsabilità delle proprie palesi inadeguatezze e si dimettano, come avrebbero dovuto fare i loro predecessori, per il bene dei calabresi e per smetterla di perseguitare territori come quello di Bucita. Prenda posizione anche l’attuale Giunta Comunale di Rossano, senza cadere nei soliti giochi strumentali solo perché il governo regionale è “amico”, al pari di quello nazionale. Proprio per questo motivo, anzi, è maggiore la responsabilità che il Sindaco ha nei confronti dei cittadini, e sarebbe ingiustificabile il silenzio o l’accomodamento di misure pericolose e, come dimostrato da decenni, inutili. Oggi tutti, a parte qualche trombone pro-inceneritore, dicono che la soluzione è la raccolta differenziata. Aggiungiamo che per raggiungerne percentuali ragguardevoli basterebbero meno soldi di quelli spesi dal commissario, 6 mesi di tempo e…un’altra classe politica, visto che questa ha fallito ad ogni livello.