CINQUEFRONDI – Dopo annunci roboanti, note stampa, convocazioni di assemblee, costituzione di comitato, incontro con Arpacal, siamo ancora in attesa di conoscere l’esito degli impegni assunti solennemente dall’attuale Sindaco di Cinquefrondi e dall’Arpacal sul monitoraggio sullo stato di salute ambientale del territorio cinquefrondese. Certamente non confidiamo da tempo nell’attuale Sindaco di Cinquefrondi e sui suoi lanci parolai che piuttosto che dare lo slancio necessario a definire le questioni tendono inevitabilmente a lasciarle aperte così affossando le speranze di tutti quei cittadini che ancora tentano di credere agli interpreti della politica.
Avevamo detto, rendendoci disponibili ad un atteggiamento unitario di fronte a vertenze di una portata così generale, che non ci saremmo dovuti fermare rispetto a difficoltà tecniche, economiche e/o organizzative essendo la questione relativa alla tutela della salute; avevamo rilanciato l’idea di azioni sinanche eclatanti per dare un segnale di vitalità delle nostre genti abbandonate e per rompere quel muro di silenzio che cala inesorabilemnte dalle nostre parti su vicende scomode e che spesso rimangono solo come drammi personali.
Ad oggi trascorsi un paio di mesi, apprendiamo, che poco di quanto concordato pubblicamente è stato fatto: avevamo insistito, soprattutto noi di Rinascita, a costo di apparire sinanche antipatici, nel chiedere all’ente governativo preposto, l’Arpacal, di provvedere a monitorare lo stato di salute dell’ambiente circostante in maniera capillare a partire dall’acqua e, soprattutto, non fermandosi ai controlli di routine ma andando ad indagare oltre l’apparente.Noi intendiamo ribadire che così (non) facendo la nostra gente, riunitasi anche in un comitato zonale cui va il nostro convinto sostegno, non viene affatto tutelata e così anche la nostra presenza all’interno delle istituzioni democratiche viene ad affievolirsi: noi non ci stiamo a questo stucchevole gioco delle parti, ad uno scaricabile continuo che frena ogni entusiasmo partecipativo e che getta nello sconforto e nell’abulia. Siamo non solamente consiglieri comunali ma, soprattutto, cittadini di questa terra e, per questo, non intendiamo cedere alla rassegnazione né dare segnali che la politica faccia spallucce di fronte alla salute.
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