POLISTENA – In pompa magna qualche mese fa il Commissario ing. Scura alla presenza di diversi Sindaci della Provincia, annunciava nella sede dell’ASP di Reggio Calabria, l’imminente acquisto di due macchine per la Risonanza Magnetica Nucleare, ancora stranamente non presenti in nessuno degli ospedali sul territorio eccetto a Reggio Calabria. La proposta del Commissario fu di adibire le due nuove macchine RM ai servizi dell’ospedale di Polistena, per il territorio della Piana, e all’ospedale di Melito Porto Salvo, per il territorio della Jonica, dimenticando stranamente il presidio ospedaliero spoke di Locri, presidio territoriale di riferimento. I criteri esposti in quella sede parvero infatti pretestuosi, punitivi e politici, tanto da suscitare le giuste proteste del comune di Locri.
In questi giorni, da notizie riportate dagli organi di stampa, apprendiamo che l’ASP, correggendo quell’impostazione iniziale, ha avviato le procedure per l’acquisto di tre macchine, invece che due. Apparentemente sembrerebbe una conquista. Ma solo apparentemente, perché pare che i pieni poteri “divini” del messia Scura, che ha autorizzato l’ASP a procedere, abbiano solo “moltiplicato” le macchine RM da acquistare ma non il budget iniziale impegnato, poco più di 1.100.000,00 Euro. Abbiamo buoni motivi per sospettare che lo stanziamento iniziale sia stato spalmato per l’acquisto di tre macchine ovviamente più piccole e modeste, invece che di due più efficienti e moderne, ed indispensabili per gli ospedali di riferimento.
Confrontando i prezzi di mercato, basta farsi due conti per avere conferma. Due macchine RM moderne a 48 canali di ricezione, attualmente in dotazione nei presidi ospedalieri e nelle cliniche private, costano circa 550.000 Euro cadauna. Sappiamo invece che gli uffici dell’ASP stanno invece contrattando con CONSIP per tre macchine a 8 canali di ricezione del costo di 370.000 Euro cadauna, di obsoleta e superata tecnologia. Tali macchine, non consentirebbero di lavorare per studi “Body”, “Neuro”, “Mammografico”, “Angiografico”, né di facilitare le diagnosi, ed esporrebbero a rischi la parte medico-clinica costringendola a refertare esami con una qualità di immagine molto precaria ed approssimativa e tempi di scansione molto più lunghi del normale.
Se tutto ciò risponde al vero, significherebbe ancora una volta utilizzare male risorse pubbliche, come avvenuto per le apparecchiature per la TAC a quanto pare già acquistate, quelle sì di ultima generazione, ma incredibilmente destinate a presidi dove non esistono radiologi o addirittura neanche i reparti dedicati!
In un siffatto contesto mentre chi gestisce la sanità pubblica dimostra manifesta incapacità e scarsa conoscenza anche tecnica dei problemi, si lascia campo libero al business dei privati e si continua a mortificare il diritto alla salute dei cittadini, specie di chi non ha soldi e non può permettersi prestazioni a pagamento.
Pertanto, siamo stanchi delle solite prese in giro e dei contentini irriverenti di Scura, chiediamo invece un impegno serio dell’ASP e della Regione Calabria, affinchè sia data copertura finanziaria (ulteriori 550.000 Euro + 1.100.000 già impegnati) per l’acquisto di tre moderne macchine RM di ultima generazione, in grado di qualificare la sanità pubblica e potenziare i servizi degli ospedali di Polistena, Locri e Melito Porto Salvo.