CATANZARO - La vicepresidente della regione Antonella Stasi, in riferimento al regolamento del ministero della Salute sui dati dell’assistenza ospedaliera, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il regolamento sulla ‘Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera’, inviato alla Conferenza Stato-Regioni dal ministro della Salute Renato Balduzzi di concerto con il ministro dell’economia Vittorio Grilli prevede in Italia una riduzione di almeno 7.389 i posti letto. Alla luce dei contenuti della bozza di decreto stiamo provvedendo a una verifica di coerenza delle scelte di progetto sviluppate sulla rete ospedaliera calabrese. Da una prima lettura dei dati forniti dal ministero della Salute si evince un’applicazione penalizzante per la Regione Calabria rispetto alle altre Regioni Italiane in quanto porta i posti letto complessivi al 3,35 per mille, di cui i posti letto per acuti al 2,72 per mille ed infine i posti letto per Post Acuzie a 0,63, indicando che la Calabria dovrebbe ridurre di i propri posti letto di 585 unità. Sarà la Conferenza Stato Regioni – evidenzia la Vicepresidente – la sede in cui avremo la possibilità di evidenziare la incongruità dei dati rispetto alla reale situazione ed evidenziare, inoltre, che la regione ha avviato un piano di razionalizzazione del sistema sanitario regionale che di fatto ha anticipato la spending review del governo Monti.
Il decreto del Ministro Balduzzi prevede, di fatto, azioni che sono in linea a quanto contenuto dal Piano di Rientro che il Commissario Scopelliti sta portando avanti, a partire dalla gerarchizzazione degli ospedali, la realizzazione delle reti ospedaliere, la razionalizzazione delle strutture sanitarie, la realizzazione di una continuità ospedale-territorio e gli Ospedali di Comunità. Il decreto ministeriale sarà un altro capitolo della rivoluzione che sta cambiando la fisionomia della sanità pubblica. La Calabria da questo punto di vista è avanti. Con grandi sacrifici abbiamo anticipato, di fatto, quello che altre Regioni saranno costretti a fare entro il 31 dicembre di quest’anno.
I dati sui posti letto per la Calabria ci dicono che in relazione agli standard fissati dalla legge (3,7 posti letto per mille abitanti e tasso di ospedalizzazione a 160 x 1.000 abitanti) ed in considerazione degli ultimi decreti a firma del commissario Scopelliti, la Calabria non risulta dover attuare alcun taglio, anzi avanza un credito complessivo di circa 250 posti letto.
Quello che bisognerà invece migliorare è l’indice di occupazione posto/letto che dovrà attestarsi su valori del 90% , ma soprattutto migliorare il tasso di ospedalizzazione che benché oggi in linea al Patto della Salute 2010-2012, pari a 180 x 1000 abitanti, (ante 2010 questo parametro era pari a 224,6), secondo i nuovi parametri dovrà scendere a 160, con un obbligo di durata media della degenza per i ricoveri ordinari inferiore a 7 giorni (anche questo un dato che la regione Calabria risulta essere già in linea). Sulla base di questi tassi sono state individuate le strutture di degenze e dei servizi che hanno costituito la nuova rete ospedaliera in Calabria e così dovrà essere in tutte le altre regioni. Lo schema ministeriale definisce poi anche il percorso di applicazione: identificazione del fabbisogno di prestazioni ospedaliere; calcolo del numero corrispondente di posti letto pubblici e privati; disegno della rete ospedaliera pubblica e privata, così come già fatto in Calabria. Il Presidente Scopelliti, in quanto commissario ad acta del piano di rientro, già dal suo insediamento – conclude Antonella Stasi – ha deciso con grande senso di responsabilità di procedere ad una reale trasformazione del sistema sanitario regionale assumendosi anche la responsabilità di governare questo processo nella nostra Regione, dove i progetti di cambiamento si sommano e si intrecciano”.