L’associazione Risveglio Ideale avverte il bisogno di intervenire sul problema del pagamento degli indennizzi ai circa 1000 emo-trasfusi, sparsi su tutto il territorio calabrese, non solo per una questione di giustizia sociale nei loro riguardi quanto perché non si verifichi la beffa di assistere ancora una volta al desolante spettacolo di veder vanificati gli impegni solennemente assunti dal Dipartimento Sanità della Regione Calabria a conclusione della manifestazione di protesta da essi stessi organizzata e svoltasi preso la cittadella regionale! In quella giornata gli infettati, questi si a loro insaputa, avevano chiesto solamente di essere considerati e trattati alla pari dei loro sfortunati compagni di viaggio che vivono nel resto delle altre regioni italiane ed in tal senso avevano implorato ed ottenuto l’intervento dei massimi responsabili per pretendere l’eliminazione dei tanti ostacoli che una burocrazia senza cuore e senza anima continua a frapporre per rendere operative le disposizioni del Ministero del Tesoro che, è bene ricordare, ha già emanato le decretazioni di merito.
E’ grave dover assistere al prosieguo del calvario, da parte delle famiglie degli emo-trasfusi, della non regolare ricezione degli indennizzi spettanti per legge che spesso li costringe a manifestare o a defaticanti battaglie legali per vedersi riconosciuto un diritto regolarmente sancito dalla legislazione italiana! Risveglio Ideale denuncia questo strano fenomeno di insensibilità politica e di latitanza delle istituzioni nei confronti di esseri umani resi ancor più infelici da un destino cinico e baro che li ha colpiti loro malgrado ponendoli ai margini di una società che dinanzi alle sofferenze spesso si volta dall’altra parte! Questa volta le lamentele degli interessati parlano di piccole inadempienze burocratiche e di inaccettabili processi decisionali di scaricamento delle responsabilità, ma le conseguenze potrebbero riverberarsi ancora una volta in termini di mancata corresponsione delle spettanze dovute! Solo per inciso è bene ricordare che la legge 210 del 1992, approvata proprio per tutelare gli infettati, prevede un’ indennità per le persone danneggiate di 600,00 (seicento,00) euro mensili, erogabili ogni due mesi, per tutta la vita e che in ogni Regione il governo locale provvede all’anticipazione delle somme agli aventi diritto, che poi vengono rimborsate dallo Stato Centrale, per come previsto dalla già citata legge.
La protesta dei giorni scorsi era nata proprio dalle inadempienze della burocrazia della Regione Calabria, che dall’inizio del 2014, anche per effetto dei tagli effettuati sul bilancio, non riesce a dare regolarità alla corresponsione degli indennizzi agli emo-danneggiati, provocando inevitabili aggravi del disagio quotidianamente vissuto dalle loro famiglie.
L’associazione Risveglio Ideale, nata proprio per dare voce a chi voce non ha, si rivolge al Presidente Oliverio perché, nei limiti delle giuste distrazioni dovute alle problematiche drammatiche che vive la nostra Regione, intervenga a favore della soluzione della delicata questione prima che la stessa non abbia a diventare un caso nazionale.