POLISTENA – “Respingiamo il tentativo strisciante e meschino del Sindaco di Gioia Tauro Bellofiore di colpire l’ospedale di Polistena e con esso la sanità pubblica nella Piana di Gioia Tauro.
Come è noto a tutti l’ospedale di Polistena, cifre e numeri alla mano, regge il peso della sanità pubblica di tutto il territorio pianigiano garantendo anche a cittadini di Gioia Tauro il diritto all’assistenza ed alle cure mediche.
Non è accettabile che il Sindaco Bellofiore, invece di battersi per un incremento di posti letto su tutti gli ospedali del territorio proponga, con una logica da manuale Cencelli, la spartizione dei pochi posti-letto esistenti tra Polistena e Gioia Tauro, come se la tutela della salute sia frazionabile in nome di altre logiche, lontane anni-luce dal diritto all’assistenza. Ogni ospedale ha la propria storia, i propri spazi, le proprie prospettive. Sappiamo bene quale è la fase, e chi è oggi il nemico della sanità pubblica. Non certo l’ospedale di Polistena, ma coloro i quali sono stati sostenuti anche elettoralmente dal Sindaco Bellofiore che ora piange lacrime di coccodrillo.
Secondo la logica storpiata del Sindaco di Gioia Tauro, i già pochi posti letto esistenti, dovrebbero essere trasferiti da Polistena a Gioia, o peggio ancora assegnati a privati, spogliando di fatto l’unico ospedale funzionante nella Piana. Una logica questa, distruttiva della sanità pubblica, che non tiene conto della realtà e che farebbe morire il diritto alla salute già compromesso nella Piana di Gioia Tauro. In questo momento, in cui bisognerebbe unire le forze e condurre una battaglia compatti per il ritiro del decreto 106 e la revisione della proposta di atto aziendale, creare fratture tra i Sindaci è un grave atto di irresponsabilità che solo il Sindaco di Gioia Tauro si può assumere.
Il nostro territorio infatti nella previsione del decreto 106 a firma di Scopelliti, è fortemente penalizzato con la chiusura di reparti e sottrazione di posti letto, che rimangono ben al di sotto del rapporto 1 ogni 4 abitanti previsto dalla normativa nazionale di settore.
Evidentemente il pallino di affossare Polistena, definita scioccamente da Bellofiore in una riunione fra Sindaci, come la periferia di Gioia Tauro, è tale da portarlo fuori binario ogni qualvolta si discute di problemi legati al territorio.
L’invito dunque, ai colleghi Sindaci ed a Bellofiore, è battersi per il rilancio della sanità pubblica, contro deviazioni in favore di privati che troppo spesso competono con il pubblico pretendendone lo smantellamento delle strutture. Ciò che chiediamo è il ripristino dei servizi cancellati come il reparto otorino presso l’ospedale di Polistena, come pure la riprogrammazione dell’atto aziendale che tenga conto del bisogno di sanità dei cittadini, di un piano straordinario per l’ammodernamento delle strutture, a cominciare proprio dall’ospedale di Polistena che ha gli spazi per accogliere nuovi posti letto e che potrà assumere in futuro il ruolo di Dipartimento di Emergenza ed Urgenza se dotato di nuovi reparti, infrastrutture e servizi a suo supporto”.