LAUREANA DI BORRELLO – In questi ultimi giorni il territorio calabrese è stato protagonista di nuovi casi di presunta malasanità. La situazione sta degenerando, e questo non garantisce ai cittadini un adeguato intervento in caso di necessità. “Un contesto allarmante che concorre ad aumentare i cosiddetti “Viaggi della speranza” dal Sud verso il Nord: una mobilità sanitaria in cerca di cure che costa cara alla Regione e allo stesso paziente – commentano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici e Giuseppe Salamone, Segretario Regionale di Codici Calabria e Presidente Nazionale di Codici Salute- Codici si indigna anche per questo. La Calabria è l’esempio di una sanità che non funziona o che funziona male, che costringe centinaia di persone ad emigrare verso il Nord in cerca di strutture adeguate per essere curati. “I cittadini ci scrivono disperati dopo aver perso un familiare o per aver vissuto, in prima persona, l’incubo di un intervento andato male, di un’assistenza medico-sanitaria superficiale e inadeguata. Come associazione a tutela del cittadino continueremo a denunciare i casi che si presentano e andremo avanti con la nostra campagna “Indigniamoci”, nata proprio per contrastare questo problema e fornire assistenza a chi ne ha bisogno”. Da un’indagine condotta su 172 regioni europee dall’università di Gothenburg, emerge la 170esima posizione della Calabria per la “qualità della sanità”. Per quanto riguarda il ‘pagamento di tangenti’, la Calabria si colloca al 156esimo posto.
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Sanità sempre più a rischio per i cittadini calabresi: Codici Centro per i Diritti del Cittadino indigna02/07/2015 | Ufficio stampa Codici Calabria | Comunicato