POLISTENA - “Ti ho vista che ridevi” (Rubbettino editore) del collettivo di scrittori calabresi Lou Palanca consegna agli alunni del Milano di Polistena il terzo appuntamento de I Caffè letterari 2016.
Compartecipato dagli allievi del vicino Liceo Classico Vincenzo Gerace di Cittanova l’appuntamento con Fabio Cuzzola, docente e scrittore calabrese del collettivo con Valerio De Nardo, Nicola Fiorita, Maura Ranieri, Monica Sperabene, spazia a trecentosessanta gradi tra storie di ieri e di oggi, mettendo in luce un percorso di scrittura condiviso e speculare rispetto ad una porzione di storia rimasta per tanto tempo nel “cassetto”.
Le risposte alle domande degli allievi del tecnico di Polistena, saziano la curiosità che li ha animati nel leggere il romanzo che, nella sua composizione, sembra prendersi gioco dello spazio e del tempo, rimescolando carte geografiche e politiche e restituendo alle “calabrotte” un ruolo fondamentale nel destino di un´area geografica a vocazione agricola, le Langhe piemontesi, diventata fertile e produttiva grazie all´emigrazione delle donne calabresi soprattutto, ma anche lucane e siciliane, degli anni ´50 e ´60 del novecento.
Partenze, arrivi, distanze, antropologie, linguaggi, culture, persone sconosciute che insieme, nonostante le innumerevoli difficoltá, come raccontato nelle interviste che hanno fatto da intermezzo all´ incontro, dettano il futuro delle Langhe grazie ad un abbandono che, nel caso della protagonista, Dora (dal greco Donna) diventa doppio.
“La lettura di questo libro, come la scrittura, è stata corale -dice il Preside Franco Mileto nel saluto di apertura -e ricorda che- la conoscenza consente di avere radici, consapevolezza del trascorso degli uomini e delle donne della nostra terra è il pilastro della costruzione storica del futuro”.
Fabio Cuzzola, da parte sua apre con un inciso sul diritto alla veritá per Giulio Regeni, facendosi portavoce di una pagina attualissima di cronaca e che investe la coscienza di tutti.
I diritti delle donne di ieri e di oggi, le politiche di sviluppo sostenibile, la famiglia e le sue varie forme, lo spopolamento dei borghi, Riace e le politiche dell´accoglienza: tutto in un libro che, dicono le referenti del dipartimento di lettere della scuola polistenese- “ha destato interesse nei nostri ragazzi e costituito dibattito in corso di studio e siamo certi, dalle domande e risposte di oggi sará ancora oggetto di riferimento per tematiche scolastiche di storia recente”.
La chiusura è un appello ed un augurio che il prof Cuzzola indirizza ai giovani lettori “il mondo sia la vostra casa, ma se decidete di restare in Calabria fate di tutto per renderla migliore”.