POLISTENA – Si è svolta domenica 1 giugno la sesta edizione della “Giornata della Scuola Aperta” organizzata dall’Istituto Tecnico Industriale Statale “M.M.Milano” di Polistena. Per un giorno la scuola si è aperta al pubblico nella sua interezza per mostrare quanto in essa contenuto. Laboratori di meccanica, informatica, grafica ed elettronica aperti con dimostrazioni curate dagli stessi alunni, il planetario “Anastasi” e la nuova sezione dedicata alla civiltà contadina hanno costituito la parte prettamente scolastica della manifestazione. Ma c’è un fine aggiunto che arricchisce l’evento, tutte le aule dei due piani dell’edificio sono state occupate da espositori provenienti dall’intera piana di Gioia Tauro per una mostra unica nel suo genere. Spazio all’artigianato, alla cultura, all’imprenditoria, al volontariato ed a quanto è servito a realizzare una vera e propria vetrina delle positività e potenzialità locali. Una vera e propria manifestazione nella manifestazione ideata e fortemente voluta dal dirigente Franco Mileto che per l’impresa ha raccolto e si è avvalso della collaborazione di quasi tutte le associazioni presenti ed operanti sul territorio polistenese.
L’Edicola di Pinuccio, in collaborazione sinergica con l’Associazione Lyriks ,ha allestito in un’aula della scuola uno studio televisivo web che ha attirato l’attenzione di moltissimi visitatori che, incuriositi, hanno chiesto ed ottenuto spiegazioni sul funzionamento delle nuove tendenze televisive applicate all’informatica. Nel mini-studio sono state raccolte alcune interviste ai protagonisti della giornata, montati e trasmessi in diretta i contributi realizzati dai ragazzi dell’istituto guidati nel lavoro di raccolta dai docenti dell’istituto.
Di seguito Vi proponiamo le registrazioni di alcuni momenti della giornata. La qualità della registrazione, in qualche caso, potrebbe non risultare ottimale a causa delle incerte condizioni meteo che hanno influito sulla trasmissione e ricezione dati della linea ADSL satellitare appositamente installata sul posto da parte dei volontari dell’ Edicola di Pinuccio. Ce ne scusiamo.