• Serranò (Cisl) chiede un incontro urgente a Provincia e Calabria Lavoro sul destino di 187 tirocinanti
    27/03/2012 | Domenico Serranò, segr. gen. Cisl RC | Comunicato

    REGGIO CALABRIA – Il bisogno rischia di porre l’uomo (il lavoratore) in condizione di totale e grave subalternità, limitandone, insieme al contesto nel quale opera, sviluppo e adeguata valorizzazione. Queste preoccupazioni sono amplificate nello Stivale d’Italia, dove il mercato del lavoro (se di mercato possiamo parlare) presenta poche opportunità. Tra le categorie “a rischio” in riva allo Stretto annoveriamo, tra gli altri, il bacino dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga, segnatamente i 187 tirocinanti presso Enti ed Uffici pubblici. Compensi irrisori, in tanti casi insufficienti persino per coprire le spese vive di trasferimento per raggiungere il posto di lavoro; formazione professionale spesso inadeguata per l’attuale mercato del lavoro; zero sbocchi occupazionali al termine del tirocinio formativo, sono alcune delle criticità che caratterizzano e penalizzano, non solo le risorse umane in questione ma anche gli stessi Enti utilizzatori. Il varo, dunque, di un protocollo ad hoc che disciplini la delicata materia non ci sembra più procrastinabile. Questa O.S., pertanto, formula alla Provincia di Reggio Calabria ed all’Azienda Calabria Lavoro, la richiesta di un incontro urgente al fine di individuare un percorso virtuoso, idoneo, tra l’altro, a: tutelare la dignità dei tirocinanti, che addirittura in alcuni Enti vedono i loro diritti “affievoliti”; prevedere una rotazione di tutto il bacino e, laddove possibile, tirocini presso ditte ed aziende private, le uniche capaci di offrire sbocchi occupazionali duraturi; rendere davvero attive le politiche del lavoro, che, lo rammentiamo, sono finanziate con fondi dell’ U.E.