CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio e l’Assessore alle politiche sociali Carlo Guccione hanno illustrato, nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato anche Dirigente generale del Dipartimento “Lavoro” Antonio De Marco l’ “operazione di verità e di affermazione della legalità sulla situazione finanziaria delle strutture socio assistenziali e socio sanitarie della Regione”.
Oliverio ha spiegato come una parte dei fondi destinati alle strutture socio-assistenziali della Calabria per il 2014 siano stati destinati dalla passata Giunta regionale a strutture che non avevano i requisiti ed altri alla fondazione “Calabria Etica” per motivi ancora tutti da chiarire. Il contenzioso, secondo Oliverio, è il pilastro di un “sistema distorto e piegato all’illegalità che fa lievitare i costi con spese legali ed altro. Noi siamo qui per interrompere questa spirale e mettere delle regole. Dobbiamo liberare la Regione dalla gestione per valorizzare la programmazione e dedicarsi ai controlli. Consiglierei quindi più cautela e meno sfrontatezza a chi, in modo ardito, chiede a noi conto di una situazione che ha creato. Abbiamo riscontrato una situazione grave, frutto di una gestione al di fuori di ogni regola e rispondente ad interessi che nulla hanno a che fare con le prestazioni per un servizio così importante. Una situazione di assoluta illegalità che sottintende a un meccanismo distorto avvenuta, tra l’altro, nell’anno delle elezioni, con una impennata tra giugno e luglio scorsi”.
L’assessore Guccione, nell’aprire l’incontro con i giornalisti, ha detto che “l’accreditamento ed il riparto delle risorse dovrebbe essere in capo ai Comuni capofila di distretto, visto che il sistema, in questi anni, ha fatto capo alla Regione illecitamente. Per questo abbiamo previsto che ciò avvenga in una delibera che porteremo in Giunta la prossima settimana”. Il Dirigente generale De Marco ha detto che “secondo i dati emersi dai controlli fatti dalla nuova amministrazione, è venuto fuori che nel 2014 sono stati liquidati diciannove milioni a fronte di un fabbisogno di ventinove, visto che nel 2014, sulle competenze dell’anno si è irritualmente proceduto a liquidare saldi del 2013 per 2,6 mln, con un saldo negativo a chiusura del 2014 di quasi dieci milioni che risultano debiti fuori bilancio.
Tale situazione è stata determinata da molteplici ragioni in corso di accertamento. Sono state autorizzate e accreditate fino al 2014 strutture senza alcun controllo della compatibilità con i limiti di spesa autorizzati dal bilancio. Sono stati finanziati voucher sociali senza criterio per strutture non accreditate per quattro milioni e sono stati dirottati 7,8 mln, 3,6 dei quali pagati, per finanziare attività della Fondazione Calabria Etica. Nel 2015 si è potuto liquidare solo due mensilità in presenza di un fabbisogno di 29 mln e sono in corso liquidazioni di acconto su tre mensilità per fronteggiare le emergenze. Per il 2015 è previsto un disavanzo fuori bilancio di circa 22 mln”.
Ecco il testo diffuso dal Dipartimento:
“Il Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche Sociali della Regione Calabria, dispone di un elenco (non aggiornato e risale^ sul BURC al 2010) di Strutture socio-assistenziali autorizzate e accreditate, che al 2014 sono pari a 458 strutture, di cui il 90% circa di natura residenziale, operanti nelle diverse tipologie di utent, (Adulti, Anziani, disabili, Minori) per un totale di 4152 posti letto residenziali o semiresidenziale. Il fabbisogno di spesa connesso alla ricettività delle strutture accreditate è pari ad Euro 12.697.360,85 per i costi del residenziale e di Euro 1.730.700,00 per i semiresidenziale, cui si aggiungono costi medi annui per gli affidamenti di minori fuori regione per Euro 5.341.835,19, per un costo totale quindi di quasi 29 milioni di euro.
A fronte di un fabbisogno di offerta di servizi così determinato, nell’anno 2014 si è proceduto alle seguenti operazioni finanziarie: Capitolo 433110300 (Fondo regionale per le politiche sociali) Disponibilità iniziale Euro 12.000.000,00.
Disponibilità con residui anno 2013 impegni Euro 12.950.000,00; pagamenti Euro 11.988.112,06, con residuo finale di Euro 786,293,50. Capitolo 43310500″ (Fondo nazionale politiche sociali a destinazione indistinta Disponibilità iniziale euro 7.000.000,00. Disponibilità con residui anno 2013 impegni Euro 7.340.974,99; pagamenti Euro 6.840.537,02, con residuo finale di Euro 500.437,97. Nel corso del 2014 sono state quindi effettuate liquidazioni per un totale di Euro 19.329.086 a fronte di un fabbisogno finanziario di circa 29 milioni di euro, riuscendo a liquidare solo un semestre per il 2014 per i centri socio-assistenziali accreditati o ottenenti rette, atteso che nel 2014 sulla competenza dell’anno si è irritualmente proceduto a liquidare saldi del 2013 (per Euro 2.665.000), con un saldo negativo a chiusura del 2014 di quasi 10 milioni che risultano a questo punto debito fuori bilancio. Tali debiti fuori bilancio sono peraltro non certificabili ai fini dell’accesso delle strutture alla piattaforma dei- crediti della P.A. presso Cassa Depositi e Prestiti. Tale situazione è stata determinata da molteplici ragioni in corso di definitivo accertamento. Sono state autorizzate e accreditate fino al 2014 strutture senza alcun controllo della compatibilità con i limiti della spesa autorizzata dal bilancio. Sono stati finanziati Voucher sociali senza nessun criterio nel 2014 per strutture non accreditate, per circa 4 milioni di euro che hanno eroso la disponibilità del Capitolo di spesa; Sono state dirottate ingenti risorse per i servizi dei centri socio-assistenziali per finanziare le attività della Fondazione Calabria Etica, che nel 2014 ha avuto impegni di spesa sui capitoli considerati per Euro 7.806.769,00 e pagamenti per Euro 3.627.181,12.
Nell’anno 2015 la situazione di Bilancio si presenta invece come segue:
Capitolo 433110300″ (Fondo regionale per le politiche sociali) Disponibilità iniziale Euro 12.000 000 00. Pagamenti effettuati Euro 3.658.403,83, con residuo finale di Euro 8.341,596,17. ‘ Capitolo 43310500″ (Fondo nazionale politiche sociali a destinazione indistinta) Disponibilità iniziale Euro 8.164.438,91. Pagamenti Euro 6.467.759,72, con residuo finale di Euro 1.696.679,19. Nel corso del 2015 si è quindi potuto finora liquidare sul fondo regionale solo 2 mensilità con i dodicesimi in presenza di un fabbisogno annuo di circa 29 milioni di euro. Sono in corso comunque liquidazioni di acconto su 3 mensilità medie del 2015 per tutte le strutture per fronteggiare le emergenze, compatibilmente con la fatturazione elettronica emessa. Tale condizione fa prevedere che nel 2015, a parità di strutture accreditate, la Regione finirà per accumulare un disavanzo/debito fuori bilancio di circa 22 milioni di euro
STRUTTURE SOCIO-SANITARIE
Il Dipartimento ha negli anni scorso gestito i costi delle rette per il versante socio-assistenziale e sanitario dalle R.S.A. e “Case Protette” in coopartecipazione con il Dipartimento Salute. Tale gestione ha consolidato negli anni un debito costante di circa 15 milioni di euro all’anno, parzialmente recuperato dalle strutture attraverso atti di pignoramenti o transazioni. Ad oggi si sono consolidati debiti fuori bilancio per circa 50 milioni di euro, su cui la Regione ha iscritto in Bilancio un piano di recupero triennale di ammortamento di 7 milioni annui, comunque insufficiente a coprire l’intero debito pregresso, di cui permane una differenza di circa 28 milioni di euro. La disponibilità effettiva del Capitolo di bilancio annuo (anche per il 2015) è di 15 milioni iscritti sul Capitolo 6201021301″ che è stato oggetto nel Collegato alla Finanziaria 2015 (L.R. 11/2015 art. 5) di trasferimento di responsabilità gestionale al Dipartimento Sanità, fermo restando l’obbligo per i due Dipartimenti interessati a procedere alla verifica del fabbisogno e del debito effettivo al 2015 con il conseguente blocco degli accreditamenti delle strutture. Sul Capitolo considerato, atteso che il Dipartimento ha finora operato liquidazioni nel 2015 pari ad Euro 3.725.397,73, e si dovrà adesso attivare la procedura congiunta per l’utilizzo integrale della disponibilità finanziaria per le strutture socio-sanitarie”.