• Sinistra in Movimento aderisce alla tappa reggina della carovana antimafia
    L’approvazione del 416ter segnale positivo di contrasto alla corruzione
    16/04/2014 | G. Longo Coordinatore Sinistra in Movimento | Comunicato

    SINISTRA IN MOVIMENTOREGGIO CALABRIA – Il 17 aprile Sinistra in Movimento sarà presente alla tappa reggina della Carovana Internazionale Antimafia organizzata da Arci, Libera, Avviso Pubblico e dalla triplice sindacale insieme alla Ligue de’Enseignement. Alla sua ventesima edizione, e dopo aver fatto propri e contribuito a sviluppare i temi della legalità democratica, della giustizia sociale, dei diritti, della partecipazione, dell’uguaglianza e della solidarietà, la Carovana di quest’anno è dedicata alla corruzione, tema più che mai oggi d’attualità e al centro del dibattito politico e sociale. Durante l’iniziativa, dall’evocativo titolo “Le mani sulla città: impronte di cittadinanza negata”, verranno ricostruite le ricadute che le dinamiche corruttive hanno avuto sulla città di Reggio Calabria sin dagli anni ’80 a oggi, con conseguente limitazione e inquinamento della democrazia, della vita e dei diritti fondamentali  dei cittadini.

     

    Un appuntamento importante e molto illuminante, dunque, e che si svolge proprio mentre in Parlamento si è appena concluso il difficile iter del 416ter. L’approvazione della legge contro il voto di scambio è un fatto positivo e costituisce un passo significativo nella lotta a questa grande piaga tutta italiana, anche se non ci convince la riduzione dell’entità della pena per i politici corrotti. È tuttavia apprezzabile la sua entrata in vigore in tempo utile per fungere da deterrente alle imminenti prossime elezioni per il rinnovo del consiglio del Comune di Reggio e della Regione Calabria, dove c’è quanto mai un urgente bisogno di trasparenza e di un clima assai meno inquinato. La corruzione della politica ha rappresentato per il nostro Paese la malattia più orribile e devastatrice, anche per questo motivo crediamo che per risollevare le sorti della società si debba partire da qui: il dovere del politico chiamato a respingere ogni forma di collusione e contaminazione non è solo etico e morale, bensì anche e principalmente istituzionale.