GIOIA TAURO – Domani Cgil, Cisl eUil terranno un sit-in pacifico a Gioia Tauro (ore 9,00 nella rotonda antistante il parco commerciale Annunziata) nel giorno in cui a livello romano si dovrà decidere quanti saranno i fondi destinati al mantenimento degli ammortizzatori sociali in deroga, dei sussidi a Lsu – Lpu e di ogni altra forma di sostegno al precariato. E’ questa una delle tappe che porteranno il sindacato confederale unitario calabrese in piazza a Catanzaro per il lavoro e la Calabria, il prossimo 13 ottobre , alla presenza dei tre segretari nazionali: Camusso, Bonanni e Angeletti. Nelle ultime ore quanto di drammaticamente prevedibile avevamo da troppo tempo annunciato, cioè il rischio di una grave disastro sociale, si sta seriamente verificando. E’ forte la paura per migliaia di lavoratori di perdere o di vedere ridotte le somme per gli ammortizzatori sociali in deroga, un sostegno al reddito che non avevano risolto il problema, ma evitato la fame; altrettanto grave è l’incertezza sul prosieguo del pagamento dei sussidi e sui loro tempi erogazione per i precari Lsu-Lpu.
Nelle ultime ore il dramma del lavoro si è acuito tanto da manifestarsi in una crescente rappresentazione reale della disperazione. Ieri, infatti, i sindacalisti sono stati impegnati insieme alle forze di polizia in un ‘importante opera di dissuasione rivolta verso un lavoratore della “liquidata” Piana Ambiente che voleva togliersi la vita. Siamo davanti ad un pesante degrado, oltre che economico, sociale e culturale e non possiamo non vedere come fanno in molti, istituzioni comprese, che si stanno foderando gli occhi di prosciutto e evitano di vedere la realtà. Il grave fatto di sangue di Seminara, che si unisce ad altri accaduti in brevissimo tempo, sul quale chiediamo che la magistratura faccia chiarezza, mette in evidenza una società impazzita che annega nel disagio e che rinnega in modi diffuso le regole della convivenza; sembra sia saltato il patto sociale che è l’essenza del vivere in ogni comunità civile, moderna e democratica.
Più volte abbiamo chiesto un impegno straordinario da parte delle istituzioni, dal governo e dai ministeri competenti; siamo stanchi di “sfornare” comunicati stampa di solidarietà, di indignazione e di richiamo alle responsabilità, ci mortifica dover scrivere anche il presente. Purtroppo, nulla è cambiato e addirittura le condizioni sono peggiorate, avvertiamo un crescente isolamento della nostra terra e di ogni componente sociale dentro lo stesso territorio; una condizione di divisione gravissima che ci rende vulnerabili dagli attacchi di ogni degenerazione. Del resto anche la paventata chiusura del Carcere di Laureana, unica realtà rieducativa e che accende la speranza di un percorso di reinserimento per i giovani carcerati non aiuta a ben sperare. Sembra che la Piana la si voglia lasciare sola al suo destino e pare si stia cercando di smantellare in tutti modi pure le piccole cose buone. Domani protesteremo anche contro la chiusura del carcere di Laureana, non ci arrenderemo anche se siamo fortemente preoccupati della tenuta sociale e democratica. Da Gioia Turo lanceremo urlo che porteremo anche il 13 ottobre a Catanzaro e un accorato appello: non lasciateci soli. Serve ridare dignità e speranza, questo passa attraverso un piano straordinario di investimenti di qualità per il Sud e per la nostra Piana: il lavoro è l’unica ricetta per uscire dalla crisi e impedire il disastro sociale