REGGIO CALABRIA – “Per un’altra Europa, laica e dei diritti”: questo l’appello alla costruzione di una rete europea di donne partita dal basso qualche settimana fa. Donne singole quindi e facenti parte di associazioni e di movimenti, hanno sentito l’esigenza di confrontarsi e mettersi in rete dopo gli eventi che rischiano di portarci indietro in materia di diritti. La bocciatura della risoluzione “Estrela” da parte del Parlamento europeo, che sollecitava gli stati dell’Unione a sviluppare una legislazione che permettesse ad ogni persona di vivere liberamente la propria sessualità e di decidere se interrompere la gravidanza senza alcun rischio; la proposta di legge del governo spagnolo che riduce le possibilità di interruzione volontaria della gravidanza: cosa ci dobbiamo ancora aspettare?
L’appello, partito dall’invito delle donne fiorentine del coordinamento 194, nasce dal basso, dalla consapevolezza del pericolo di essere defraudate di diritti che pensavamo acquisiti: in gioco la libertà di scelta e di autodeterminazione di tutte le donne europee: nasce quindi la rete WOMENAREUROPE. Come donne di SNOQ RC e di Jineca-percorsi femminili, insieme a molte altre non potevamo non raccogliere la sfida. La rete che si sta costruendo pone l’accento sulla laicità, valore costituzionale, e sui diritti, con la convinzione che la possibilità di scelta in materia di maternità e di sessualità sia qualcosa che riguarda si le donne, ma costituisce un indicatore di libertà per tutte e tutti. La proposta è quindi quella di costruire insieme un’ opposizione unitaria e forte avviando iniziative sui territori che sfocino in una mobilitazione europea per il prossimo 8 marzo 2014. Invitiamo quindi tutte le donne a fare rete, ad aderire a WOMENAREUROPE per affermare insieme e a gran voce che non cederemo sulla nostra libertà di scelta e di autodeterminazione.