REGGIO CALABRIA – Si è conclusa ieri sera la VI edizione della Naturfiera del Mediterraneo. La due giorni dedicata alla naturopatia, alle tecniche orientali di respirazione e di meditazione e alle discipline bionaturali ed erboristiche.
Un percorso che ha abbracciato la micoterapia, la fitoalimurgia e la nutraceutica, oltre che laboratori e dimostrazioni improntate al benessere.
L’obiettivo della manifestazione è stato quello di divulgare l’idea della necessità di un modo di vivere più sano e più equilibrato, non solo tra i professionisti, ma anche tra la società civile.
Secondo una linea che la Scuola Italiana di Scienze Naturopatiche, diretta da Silvio Scarantino, ha all’attivo da ormai venti anni, con una solida esperienza sul campo, e sedi in tutta Italia. Da Caltanissetta a Catania, Palermo, Messina, Lecce, Bari, Salerno, Cagliari e Reggio Calabria.
L’iniziativa, riuscitissima per successo di pubblico, ha convogliato medici ed esperti di tutto il mondo che non si sono risparmiati nel fornire spiegazioni scientifico-mediche sui principi della sana alimentazione, sulle cause di alcuni disturbi o di patologie gravi.
Due giorni pieni, che hanno avuto vigore grazie alla presenza di personalità autorevoli nei settori coinvolti dalla Naturfiera.
A partire dalla presenza del Professor Berrino che nell’intervento di sabato pomeriggio ha spiegato i rapporti tra patologie e alimentazione, i cibi più salutari e quelli che, invece, posso incidere sensibilmente sulla nostra salute.
All’epidemiologo di fama internazionale, nella Sala Calipari del Consiglio Regionale, la Scuola Italiana di Naturopatia ha inteso conferire un riconoscimento per le ricerche scientifiche e gli studi compiuti nel settore.
Respirazione e meditazione, invece, il nucleo centrale dei due interventi del Maestro Yoga Bianchi Amadio che ha spiegato come «il respiro sia fondamentale e primo punto di partenza per una condizione di benessere generale». La sua presenza è stata utile per conoscere alcune tecniche di respirazione che sono state provate dai presenti nel corso dei laboratori interattivi organizzati nella giornata di domenica.
Ruolo speciale, quello di Jo’han Chant Ney, nativo d’America, che, oltre ad avere eseguito dei brani musicali Navajo, ha spiegato come: «oggi si viva attraverso dei simboli che confondono e fanno perdere il controllo. Il simbolo divide la conoscenza, serve intraprendere un percorso spirituale un ritorno alla cultura primitiva, non negando l’evoluzione, ma ispirandoci bellezza».
Dopo l’esibizione suggestiva di Giovanna Costa con Astral Life Sound, in chiusura dei lavori il Dottor Scarantino, presidente della Scuola Italiana di Naturopatia ha rilanciato l’idea della Naturfiera per il prossimo anno, come momento di riflessione collettiva per uno stile di vita più sano ed equilibrato.