TAURIANOVA – Il gruppo dirigente del Pdl taurianovese accoglie con entusiasmo la notizia con la quale il presidente Berlusconi ha annunciato il riposizionamento sulla rampa di lancio del movimento politico Forza Italia che vedrà la sua rinascita il prossimo mese di settembre. Il popolo moderato e liberale di centro-destra nel 1994 ha contribuito massicciamente a stoppare il pericolo di una dannosa deriva a sinistra del nostro Bel Paese, grazie alla geniale intuizione di Berlusconi che ha saputo ridare voce, attraverso il varo di Forza Italia, alla maggioranza degli Italiani che mai si sono riconosciuti negli ideali integralisti di una sinistra allora ancora nostalgica. Quello stesso popolo ricomincia oggi a sognare, speranzoso che gli ideali che nel 1994 hanno determinato la nascita di Forza Italia possano finalmente trasformarsi in azione di governo nell’attuazione di quel programma agognato da Berlusconi e sempre boicottato da falsi alleati che nel tempo si sono rivelati i rappresentanti della peggiore specie di quella becera politica autoreferenziale improntata sull’ambizione ed il carrierismo personale.
La riforma dello Stato, della Giustizia, l’abbattimento dei costi della politica, la sburocratizzazione a tutti i livelli, la revisione complessiva delle imposte e la loro riduzione che consentirebbe maggiori sbocchi occupazionali, una nuova legge elettorale comprensiva dell’elezione diretta del capo dello stato e che assegni anche maggiori e necessari poteri al capo del governo, la lotta all’immigrazione clandestina, la presenza in Europa con più autonomia e non in posizione subalterna rispetto ad altri Stati oggi egemoni, la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, sono solo alcuni degli interventi che gli italiani aspettano da tempo e che, purtroppo, pur essendo parte sostanziale del programma elettorale del Pdl, non hanno potuto trovare la loro definizione per la presenza, come anzidetto, di anime politiche diverse, qualcuna pure dannosa, all’interno dello stesso Pdl.
Il ritorno a Forza Italia, per chi, come noi, esprime la volontà di aderirne con assoluta convinzione, non significa necessariamente essere affetti da berlusconite o berlusconismo così come chi, colto probabilmente da spavento, oggi tende a descrivere con dileggio i sostenitori della novità politica. Se tornare ad abitare una casa politica ideologicamente meno conflittuale e più a dimensione delle nostre convinzioni, se credere pienamente negli ideali che il presidente Berlusconi incarna e rappresenta, condivisi con entusiasmo, da sempre, dall’amico on. Nino Foti, dal presidente della provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa e dal coordinatore provinciale Pdl Roy Biasi, significa essere affetti da berlusconite o da berlusconismo, bene, allora siamo totalmente invasi da queste patologie e saremo fieri e altrettanto convinti nel respingere qualsiasi cura nell’esclusivo interesse generale del nostro territorio e della Nazione.