CINQUEFRONDI – “Con Monti abbiamo stretto un patto, abbiamo formato una società”. In questa in sintesi è racchiusa l’essenza dell’accordo Udc-Monti per le politiche 2013. A riferirlo è stato il segretario regionale, ed attuale europarlamentare Gino Trematerra a Cinquefrondi per la presentazione della candidata alla camera Maria Cristina Sinopoli, in compagnia del presidente del consiglio regionale Talarico anch’egli in corsa per la Camera, del locale segretario Leva, del segretario provinciale e candidato alla camera Candia e della consigliera comunale Casacarano. Richiamandosi ai valori cristiano-democratici che ispirano il partito, i relatori hanno tutti rimarcato l’importanza del lavoro gravoso svolto dal neo senatore a vita Monti per evitare la catastrofe all’Italia e per scongiurare un più triste il declino.
In particolare Talarico ha ribadito che la Calabria ha il dovere di investire in giovani ed in una nuova classe dirigente che possano consentire di far risaltare tutto il buono che c’è in questa terra. E ritornando sull’argomento sacrifici sopportati ha illustrato che dopo gli sforzi – pur necessari – adesso seguirà con un nuovo governo Monti la fase della crescita economica in una sorta di continuità ideale. Infine ha polemizzato con il voto di protesta dato a Grillo, ritenuto inutile e dannoso. Nell’intermezzo si sono registrati i saluti del sindaco Cascarano, presente ad accogliere lo stato maggiore alleato alla regione, che si è premurato di evidenziare comunque che queste elezioni devono servire a mettere al centro i problemi della Calabria e dei calabresi e di Antonio Montagnese, consigliere comunale di Laureana di Borrello e candidato al Senato che ha parlato di voglia di riscatto. Candia ha riferito nel suo intervento di nuovo meridionalismo che l’Udc intenderà promuovere a favore del sud e della Calabria, non risparmiando frecciate al Pdl per il ricostruito rapporto antimeridionale con la Lega e per le promesse di Berlusconi definite senza mezzi termini semplicemente un fischiettìo. Maria Cristina Sinopoli corroborata dalla presenza dei maggiorenti del suo partito e col favore di trovarsi nel suo ambiente cittadino ha fatto leva sulla territorialità che l’Udc ha riservato alla Calabria nella scelta dei suoi candidati, specie nell’aver favorito con una quota consistente la presenza delle donne nella composizione delle liste; poi è passata alla diesamina di due temi centrali per il suo partito: giovani e famiglia, deplorando la fuga dei cervelli delle giovani generazioni e sollecitando una maggiore attenzione verso le famiglie, specie quelle più numerose.
A chiudere l’incontro è stato Gino Trematerra che nel suo intervento accalorato non ha risparmiato dure polemiche nel criticare la scelta dell’ex compagno di partito ed ex assessore regionale Francesco Antonio Stillitani di dimettersi dall’incarico e dal partito reo, a suo avviso, di aver avanzato pretese e recriminazioni bollate come inaccettabili. Quindi ha benedetto la strategia elettorale dell’Udc nel presentarsi col proprio simbolo alla Camera e sotto l’insegna di Monti al Senato per superare gli sbarramenti ed infine si è lanciato in una serie di proposte: abolizione totale dell’Imu sulla prima casa, allentamento patto di stabilità per i comuni, decontribuzione per le imprese che assumono ed un piano di ristrutturazione da attuarsi su strutture ed infrastrutture esistenti necessarie a rilanciare economia ed occupazione.