CINQUEFRONDI – Un presidio di due giorni davanti al parlamento per salvare la Sezione staccata del Tribunale di Cinquefrondi. Lo ha deciso il Comitato locale, che ha chiesto un incontro ai capigruppo di tutti i Gruppi politici della Camera, annunciando la presenza di una propria delegazione in Piazza Montecitorio per due giorni di seguito, lunedi 7 e martedi 8 ottobre. Pubblichiamo il testo integrale della lettera.
DA UN SECOLO, il Tribunale di Cinquefrondi, ha rappresentato, all’interno di un territorio ad alta densità mafiosa, un presidio di legalità efficiente e fondamentale anche al fine di far sentire viva tra i cittadini la presenza dello Stato. Il Tribunale, in origine istituito come Pretura e poi convertito in sede staccata del Tribunale di Palmi, raccoglie anche gli Uffici del Giudice di Pace, e serve un circondario di 21 comuni per un totale di circa 100.000 abitanti. Alcuni di questi comuni come Taurianova, Polistena, Cittanova, Cinquefrondi e Laureana di Borrello, sono grossi centri pianigiani, mentre gli altri fanno parte di un ampio entroterra abbastanza popoloso e notevolmente significativo per l’apporto degli affari legali.
Il carico di lavoro svolto dal Tribunale di Cinquefrondi come sede staccata è maggiore rispetto a quello svolto dal Tribunale di Palmi, il cui circondario raccoglie appena 11 comuni della Piana, rispetto ai 21 comuni che rientrano nel circondario di Cinquefrondi. I dati oggettivi elaborati dal Ministero della Giustizia evidenziano la piena efficienza e funzionalità dell’ufficio cinquefrondese e gli standard sono ampiamente superiori a quelli stabiliti dal Ministero. Infatti, con personale in numero inferiore rispetto a quello di cui è dotato Palmi, il Tribunale di Cinquefrondi vede la conclusione dei giudizi penali nel giro di anni due di media, quelli civili nel giro di anni 3 in media, rispetto al tribunale di Palmi dove la definizione dei procedimenti incardinati ha una durata temporale superiore tre volte a quelli di Cinquefrondi. Questo per sottolineare come il Tribunale in questione lavori in maniera rapida e funzionale in un contesto territoriale e sociale a forte e preoccupante presenza mafiosa. La sede di Cinquefrondi è concepita come una vera e propria cittadella giudiziaria; oltre a comprendere anche i locali del Giudice di Pace, e quelli dell’Ufficio notifiche, è dotata di ampi parcheggi e altri locali nuovi che sono di ulteriore ampliamento a quelli esistenti. A Palmi non esistono aree di parcheggio funzionali ai Tribunali.
Allo stato attuale non vi sono e non sono stati predisposti neppure ora locali idonei ed agibili pronti ad accogliere tutti gli uffici delle cancellerie penali e civili e delle notifiche, necessari alla realizzazione dell’accorpamento. Questa situazione comporterà dal 13 settembre una paralisi totale di tutti i procedimenti in corso con tempi estremamente lunghi per la regolarità della celebrazione di ben oltre 10.000 procedimenti (penali e civili). Anche sotto il profilo del risparmio e del taglio delle spese, la soppressione del tribunale di Cinquefrondi non risponde alla ratio imposta dalla legge. I locali del tribunale di Cinquefrondi sono di proprietà del Ministero della Giustizia e la loro manutenzione, ordinaria e straordinaria, è posta a carico del Comune di Cinquefrondi. Inoltre, va segnalata la continua e giornaliera presenza,presso il Tribunale di Cinquefrondi, dei rappresentati delle Forze dell’Ordine, come i Carabinieri della Stazione di Cinquefrondi e di Polistena, nonché gli Agenti del Commissariato di Polistena, le Stazioni dei Carabinieri di Feroleto della Chiesa, Giffone, Galatro, Laureana, Serrata, San Pietro di Caridà, San Giorgio Morgeto, Melicucco, Taurianova, i quali vengono citati a presenziare alle udienze, nella qualità di verbalizzanti.
Con la soppressione della Sede Staccata, i rappresentanti delle forze dell’Ordine, sarebbero costretti quotidianamente a spostarsi a Palmi e tali trasferte comporterebbero una maggiore spesa per lo Stato, poiché la frequentazione di Palmi fa scattare anche la relativa indennità economica giornaliera, ed una mancata presenza sul territorio su cui sono chiamati ad operare incessantemente. Per non parlare poi dei danni che i Comuni andranno a subire per le trasferte, sempre di tecnici comunali e forze di Polizia Municipale, chiamati molto spesso ad essere sentiti nelle aule del Tribunale in qualità di verbalizzanti e/o testimoni. A ciò si aggiunge il fatto che questo territorio è dotato di un servizio di trasporti molto precario, che non permette ai cittadini, soprattutto a coloro che appartengono ai paesi dell’entroterra, di raggiungere le loro destinazioni in tempi sufficientemente rapidi. Per tutti questi motivi il mantenimento del tribunale di Cinquefrondi risponde esattamente alle esigenze di risparmio e funzionalità ed al taglio delle spese volute dalla ratio della legge di spending review.
Facciamo appello alla sensibilità ed alla responsabilità che ogni gruppo politico deve avere. Un risultato diverso suonerebbe come accanimento o addirittura penalizzazione nei riguardi di una realtà che ha sempre funzionato e che svolge un servizio serio ed indispensabile per le popolazioni dell’entroterra pianigiano. Per esporre le nostre ragioni saremo a Roma, Piazza Montecitorio, lunedi 7 e martedi 8 ottobre, dalle ore 9:30 alle ore 18:00, dove contiamo di incontrarVi per avere il riconoscimento e l’appoggio politico per la sopravvivenza della nostra Sezione.