REGGIO CALABRIA – Trenta primavere per l’ormai classica corsa solidale della città dello Stretto, ma l’emozione è sempre grande. Preceduti da un gruppo di giovanissimi in roller-blade, atlete e atleti, e soprattutto cittadine e cittadini di tutte le età hanno invaso il Lungomare Falcomatà come un fiume in piena dando vita alla Corrireggio 2012. Momenti di grande suggestione, immagini di gioia e serenità che chiudono una settimana di incontri ed eventi dedicati alla problematica degli spazi sociali in città, negati e abbandonati.Ma il 25 aprile è il giorno della festa e della solidarietà, coi classici cappellini gialli di Legambiente a colorare Piazza Indipendenza già dalle 9 della mattina, con l’apertura delle iscrizioni. Ad allietare la giornata le note di Radio Touring 104, che ha seguito in diretta la corsa sostando in piazza col suo originale studio su quattro ruote. Tra i tanti in attesa di ricevere pettorina e maglietta della gara anche parecchi diversamente abili, insieme alle tante associazioni che hanno aderito alla manifestazione. Una presenza consolidata, ancora più importante quest’anno: la Corrireggio 2012 è dedicata idealmente a una donna eccezionale e coraggiosa, Miriam Massari, lei che per prima, costretta su una sedia a rotelle ma non per questo rassegnata, lanciò una grande battaglia di civiltà per i diritti dei disabili. Nel ’91 fu ospitata dalla Legambiente a Reggio e oggi, dopo averle dedicato un evento nei giorni scorsi, la Legambiente le ha intitolato il Premio Speciale “Miriam Massari”, che è andato a un’altra donna eccezionale: si tratta di Nunzia Coppedè, anche lei in carrozzina, anche lei in prima fila per i diritti dei disabili Progetto Sud e la Fish Calabria di cui è presidente. Un riconoscimento doveroso, a una donna che rischia la vita per l’impegno antindrangheta, insieme a don Giacomo Panizza e agli altri fondatori della comunità lametina, oggetto di diverse intimidazioni, non ultimo il sabotaggio dei freni dell’auto speciale per il trasporto dei disabili, con il chiaro obiettivo di far davvero male. È stata proprio Nunzia Coppedè a dare lo start e a mettere in movimento i tremila di partecipanti alla gara, quelli in assetto da corsa con scarpette e maglietta d’ordinanza (la t-shirt di quest’anno ha riproposto il primo logo della Corrireggio, quello del 1983), e quelli che hanno corso perché partecipare è più importante che competere. Donne e bambini, anziani e curiosi, corridori affezionati e nuove leve. C’è chi ha corso con passeggino e figlio al seguito. E chi come Carmelo Mercurio ha voluto onorare il trentennale sfilando con un bandierone. Un simpatico giovanotto ha addirittura scelto di correre con due mini-trampoli che ricordano le gambe artificiali di Pistorius. Gli attivisti del Coordinamento Associazioni Area Grecanica No al carbone hanno deciso di “semi-correre” schierandosi con le magliette e lo striscione del movimento. Anche i ragazzi della Consulta giovani di Campo Calabro, Giuseppe Idone e Rosario Colletta, hanno scelto la Corrireggio per lanciare un messaggio ambientalista e dire no alla ingombrante e inquinante fabbrica di bitume che ha acceso le ciminiere a due passi dal campo sportivo. Tra il serio e il faceto Michele di TerreArse.it – media partner dell’evento – ha corso con la maglietta speciale realizzata per lui dalle mediattiviste Letizia Cuzzola e Claudia Toscano, che alle scarpette della gara hanno preferito il microfono e la fotocamera schierandosi nella fila dei giornalisti. Insomma, ce n’è proprio per tutti i gusti.Ma la Corrireggio non è solo una corsa, è molto di più. Ecco perché prima del via s’è celebrata l’altrettanto classica cerimonia di premiazione condotta dai sempreverdi Nuccio Barillà e Lidia Liotta, e dalla coppia di neodirigenti Nicoletta Palladino e Cristina Riso. Oltre alla Coppedè, sono stati premiati singoli e associazioni che hanno dato risalto ai valori della solidarietà e dell’impegno. Si comincia con una targa a “Virtù e diritti del pedone” consegnata a Melina Rugolino, una camminatrice “incallita” e infaticabile, costretta a destreggiarsi tra i mille ostacoli che la città frappone alla gioia di una passeggiata. Il XIV Memorial Pippo Ponzio è andato a Ugo Sergi da Amendolea di Condofuri, produttore e animatore dell’AssoBioBerg, l’associazione dei coltivatori del bergamotto. Una filiera importante che – lo ricordano gli ambientalisti del Cigno Verde – il progetto di centrale a carbone a Saline Ioniche vorrebbe spazzar via. Il Premio Corrireggio 2012 è andato invece al CAI – Sezione Aspromonte, che compie addirittura 80 anni di vita, un record in città. A consegnarlo al presidente Nino Falcomatà è stato Tommaso Tedesco, direttore del Parco Nazionale dell’Aspromonte.Ancora un riconoscimento, con la litografia donata da Action Aid consegnata dalla responsabile reggina Eleonora Scrivo da a Koudous Seihon, bracciante africano del Burkina Faso di stanza a Drosi di Rizziconi, attivista di RADICI, protagonista del cortometraggio “A Chjana”, vincitore di una menzione speciale al Festival del Cinema di Venezia nel 2011. Altro momento simbolico lo scambio di magliette tra la Palladino e Fabiola Zanetti di “La Stella d’Italia” – la manifestazione a tappe che, a partire dal prossimo 11 maggio proprio da Reggio Calabria, ripercorrerà l’Italia a piedi alla ricerca delle bellezze del nostro Paese, e con cui Corrireggio s’è gemellata – all’insegna dello slogan “Anche i nostri passi per ricucire l’Italia”. È stata proprio Fabiola Zanetti di “La Stella d’Italia” a fare da staffetta insieme alla Riso e compiere il tradizionale omaggio alla Stele del Partigiano alla Villa Comunale, per onorare la Festa della Liberazione e congiungersi alle celebrazioni dell’Anpi.Tra una mozzarella e una bottiglia d’acqua offerti dagli sponsor Fattoria della Piana e Mangiatorella, anche quest’anno la Corrireggio è giunta al termine. Non senza colpi di scena: gli atleti da battere Consolato e Alessia Costantino sono stati preceduti dall’agguerrita concorrenza. Primo assoluto nella gara competitiva (12,5 km) è stato Michele Gioffrè (39:37), un ragazzo di Cittanova che ha corso per l’Atletica Castello di Firenze, seguito da Francesco Monti (43:30) della Violetta Club di Lamezia e Giovanni Pronestì (43:46) della Hobby Marathon di Catanzaro. Prima assoluta tra le donne Palma De Leo (53:04), reggina trapiantata a Gioia Tauro, che ha corso coi colori della Violetta Club, un gradito ritorno dopo anni di assenza dalle competizioni. Dietro di lei l’immancabile Paola Panuccio Adamo Atletica Club (56:51), reggina doc, e Rita Gangemi (59:09) della Aschenez di Reggio. Dei 3.146 iscritti, in 896 hanno portato regolarmente a termine la gara.Le classifiche restano per il momento ufficiose, fino al pronunciamento della Fidal. L’ordine di arrivo sarà reso noto nei prossimi giorni sullo spazio facebook di Legambiente Reggio Calabria. La cerimonia di premiazione dei vincitori della corsa competitiva e della gara non competitiva delle varie categorie avverrà il 28 aprile a Reggio Calabria. Orario e luogo saranno comunicati nei prossimi giorni.