CINQUEFRONDI – La questione della sicurezza pubblica è di vecchia data ed è diventata, soprattutto negli ultimi tempi, di interesse prioritario alla luce dei ripetuti atti di vandalismo, danneggiamenti e furti ai danni di strutture comunali e di privati cittadini. Ultimi in ordine cronologico gli incendi notturni dolosi di due automobili sulla pubblica via. Un fenomeno che, purtroppo, riguarda non solo la comunità cinquefrondese. Per prevenire i fenomeni di criminalità, microcriminalità e vandalismo nella Piana di Gioia Tauro in diversi comuni si è fatto ricorso ad impianti di videosorveglianza. Il progetto finanziato e denominato “Piana Sicura” ha stretto in consorzio alcuni comuni della Piana evidentemente considerati più a rischio. Parliamo di Gioia Tauro, San Ferdinando e Rosarno, insieme al Viminale tramite la Prefettura ed alla Regione Calabria.
Sui territori di tali comuni, nei nodi stradali nevralgici e nei centri cittadini sono state installate telecamere gestite da una sala operativa centrale. Ma la necessità di sicurezza riguarda anche le comunità più piccole ed i fondi paiono non bastare per tutti. A fronte di ciò, e considerata l’emergenza, l’amministrazione Comunale di Cinquefrondi ha deciso di fare in proprio attingendo ai fondi del bilancio comunale. E’ del 17 maggio la pubblicazione della determina n. 103 dell’Ufficio Tecnico Comunale che dà definitiva esecuzione alla delibera della Giunta Comunale n. 159 del 16/11/2011 nella quale si approva il verbale di gara relativo alla fornitura e messa in opera di un sistema di videosorveglianza per la scuola media e per il nuovo palazzo municipale di prossima inaugurazione. Un primo segnale autofinanziato contro il dilagare di scorribande notturne nei locali comunali da parte di vandali senza scrupoli. Più volte, infatti, negli ultimi anni, i locali della scuola media sono stati oggetto di intrusioni devastanti. Dal furto perpetrato nella sala di informatica, ai ripetuti gozzovigli con scarico di estintori a prova della “vigliacca onnipotenza” nei confronti della collettività. Mai, fino a questo punto, si è arrivati all’individuazione di un solo responsabile al quale addebitare consistenti spese di ripristino dell’agibilità dei locali. La sola ricarica delle decine di estintori ha comportato, negli anni, una spesa consistente che si spera di aver “arginato” con la decisione attuale dell’Amministrazione.
Anche l’impianto di allarme della scuola media di Via Creazzo, più volte sabotato, è stato da qualche tempo ripristinato. E’ un primo passo per garantire la sicurezza dei beni comunali. E’ una buona strada da percorrere estendendo l’intervento agli altri beni comunali, pensiamo alla villa comunale ed al parco di Viale Matteotti, dove il divertimento preferito dei vandali sembra essere quello di lottare il ripristino sistematico dei lampioncini, ed altri punti strategici. Contro il dilagare di fenomeni di devianza sociale non basta certo l’encomiabile lavoro delle forze dell’ordine. Quello paziente delle Associazioni presenti sul territorio, poi, potrà dare frutti visibili nel tempo. Piazzare telecamere di sorveglianza in punti strategici nel rispetto della normativa vigente in materia equivale all’assunzione di altrettanti agenti nascosti in servizio permanente ed a titolo quasi gratuito. E se i fondi necessari non vengono dall’esterno, sono ben spesi quelli del bilancio comunale.
1 commento
Nerone
26 maggio 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
Finalmente una buona notizia. L’installazione di video camere per la sorveglianza di due luoghi molto importanti e per la lotta alla microcriminalità che imperversa senza alcun limite e senza alcuna proficua contrapposizione da parte di chi è preposto, ma che, nonostante l’indiscusso senso del dovere e la continua presenza sul territorio, non si è ancora riusciti ad assicurare alla giustizia gli attori di turno, è certamente un’opera da applaudire.
Ma, mi auguro che l’Amministrazione comunale non impieghi altrettanti lunghi anni per mettere in “sorveglianza” altri edifici e luoghi altrettanto importanti. Mi riferisco in particolare agli edifici scolastici F. Della Scala e Corrado Alvaro, fatti oggetto di continue, ripetute e spesso violente scorribande notturne da parte di chi voleva dimostrare la propria “capacità” ben nascosto, però, dal buio della notte e dalla solitudine più completa.
Ed ancora gli edifici di scuola dell’infanzia di via Buozzi e Acquaro dove gli “eroi” della notte hanno fatto spesso visita, lasciando i segni del loro “amore” per la scuola in modo inequivocabile.
E poi, giustamente come si legge nell’articolo dell’EDP, la villa comunale, il parco di via Regina Elena, il parco di via Matteotti, lasciato non solo al particolare trattamento degli eroi della notte, ma anche all’abbandono da chi dovrebbe, invece, provvedere costantemente alla pulizia, al renderlo accogliente e sicuro, dovendo, il parco, essere luogo frequentato da bambini.
Allo stato invece è impossibile che bambini e genitori, adulti e anziani ne possano in alcun modo usufruire, mancando di spazi alberati, di attrezzature ludiche, di pulizia e igiene.
Chi di dovere, se leggerà questo intervento, faccia in modo di ovviare a questi disagi, in quanto per la risoluzione di questi problemi non sono necessarie complicate sedute di giunta o elaborate ed impegnative delibere.
Basta mandare, a cadenza ravvicinata, gli operai del Comune e dar loro precise disposizioni.