• Una nuova scuola già vecchia. Gli studenti del liceo scientifico “Guerrisi” senza riscaldamenti da due mesi. “Pronti a riprendere gli scioperi”
    07/02/2012 | Edicola di Pinuccio

    il liceo scientifico "guerrisi" di cittanova

    CITTANOVA – Gli alunni del Liceo Scientifico “M. Guerrisi” di Cittanova continuano a manifestare il loro disagio rispetto all’oramai certificato malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento all’interno dell’edificio scolastico. E’ infatti stabilito dalla legge che, essendo Cittanova un comune di zona climatica “D”, la temperatura all’interno dei locali non solo dovrebbe essere garantita entro i 20 °C, con variazione massima consentita di 2 °C, ma l’impianto dovrebbe essere in funzione per dodici  ore al giorno. Succede invece che la situazione non sia proprio consona a ciò che la legge impone. Gli studenti  hanno rilevato una  temperatura all’interno delle classi del Liceo di addirittura 8 °C, motivo per cui nelle giornate del 6 e 7 febbraio i circa 600 alunni della scuola si sono rifiutati di svolgere le normali attività didattiche, trasferendosi a manifestare nei corridoi contro il mancato tempestivo intervento del competente ufficio dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, proprietaria dell’immobile.  La situazione di  disagio si protrae dal 20 dicembre scorso, giorno in cui l’impianto si è fermato. Nonostante le iniziali segnalazioni di studenti e professori e  l’astensione dalle lezioni per qualche giorno per protesta, non sembrano ad oggi esserci state modifiche della situazione. Gli unici interventi hanno riguardato l’installazione di stufe catalitiche nelle aule fredde che non hanno risolto ma solo attenuato i problemi. I tecnici intervenuti sul posto hanno accertato la presenza di una o più perdite nell’impianto tra l’altro senza localizzarle. Una nuova scuola, aperta alle lezioni solo tre anni fa che risulta evidentemente  già vecchia. Il problema dell’impianto di riscaldamento non sembra essere infatti l’unico che attanaglia la struttura. Ora gli studenti , hanno deciso di riprendere la protesta annunciando un nuovo sciopero a breve termine  e la richiesta di un ulteriore incontro con gli organi provinciali competenti.