CINQUEFRONDI – Apprendiamo con stupore e preoccupazione che rispetto ad un problema quale quello della necessaria dislocazione provvisoria del Liceo Musicale, in attesa della costruzione della nuova sede già finanziata dalla precedente amministrazione provinciale, l’attuale amministrazione comunale abbia già provveduto a determinarsi senza nemmeno sentire l’esigenza di convocare una riunione dei capigruppo, già da noi richiesta con urgenza sullo stesso tema nei giorni scorsi. Lo stupore deriva anche dal fatto che il Sindaco Cascarano, che così ancora una volta scavalca le prerogative proprie del Presidente del Consiglio Comunale Raso e, forse, anche di altri suoi collaboratori, ha ritenuto di fornire una soluzione precisa ed unilaterale sull’intendimento dell’amministrazione di adibire l’attuale storica sede municipale a sede provvisoria del Liceo Musicale.
Una determinazione affrontata con sospetta fretta e superficialità senza nemmeno tenere in conto le riserve evidenziate dagli organi tecnici e politici della Provincia che hanno messo in rilievo le difficoltà per un iter che si preannuncia lungo e carico di ostacoli a causa del vincolo dei beni culturali sulla storica struttura che ha ospitato per quasi un secolo le istituzioni cinquefrondesi, per interventi che mal si conciliano con quanto si rende necessario per la trasformazione in edificio scolastico con tutte le garanzie in termini di sicurezza e fruibilità necessari per tale struttura. Il nostro stupore deriva inoltre dal fatto che tale sede è già stata promessa in precedenza da alcuni assessori comunali in occasioni pubbliche per farla divenire prima Casa della Cultura, poi Centro delle Associazioni e, in ultimo, Museo per l’importante archivio del poeta Pasquale Creazzo: una confusione che ci lascia enormemente preoccupati anche perché con tale affrettata ed unilaterale scelta si metterebbe in seria discussione la continuità per il nostro paese di ospitare la scuola per i prossimi anni, in attesa della costruzione della nuova sede, attesi i tempi necessari non solo per superare i vincoli dei beni culturali ma anche per rendere fruibile la struttura per l’inizio del prossimo anno scolastico.
E se poi a tutto ciò aggiungiamo che lo spostamento della storica sede municipale verso la nuova è stato ritardato misteriosamente di molti mesi le nostre preoccupazioni aumentano. E se poi tale scelta pregiudicherebbe l’utilizzo di somme promesse dalla Provincia al fine di istituire un convitto per quegli studenti che hanno disagi nel raggiungere la sede riteniamo che si produca anche un danno notevole all’intera comunità, che perderebbe un’occasione importante per incentivare l’economia del nostro paese. Pertanto, al fine di evitare che si perda l’ennesima occasione non affrontando con serietà e dovizia il problema, ribadiamo la necessità di affrontare attraverso un’apposita convocazione dei capigruppo al fine di individuare le soluzioni migliori per dare una continuità alla scuola sin dall’inizio del prossimo anno scolastico, non deturpare irrimediabilmente l’edificio comunale storico della nostra comunità, accrescere l’offerta connessa all’attività didattica con l’opportunità offerta dalla Provincia per l’istituzione del convitto.