GIOIA TAURO – Apprezziamo il coraggio del neo Commissario per l’emergenza rifiuti che mette il dito nella piaga del nostro territorio e, dando ascolto alle raccomandazioni che arrivano da Bruxelles, pone con forza il problema dell’equilibrio del sistema rifiuti su scala regionale. Come Cgil lo diciamo da anni che ci vuole un piano serio regionale e che si deve puntare sulla rapida crescita della diffusione capillare della raccolta differenzia. Serve, infatti, con urgenza mettere insieme un meccanismo virtuoso che porti presto ad una significativa riduzione dei rifiuti, grazie al riutilizzo e al riciclaggio dei materiali. Poniamo, inoltre, l’attenzione sui gravi danni causati dall’infinito commissariamento e dalla mancanza di una seria programmazione. Non si fa altro che a affrontare, anche male, il problema in soli termini emergenziali; questo ci ha portato a non essere lungimiranti e a sfuggire dalla razionalizzazione e dalle più banali logiche di sistema. Nelle parole del Commissario ci viene spontaneo leggere una sorta di ammissione che il territorio pianigiano stia pagando, con il raddoppio del termovalorizzatore un danno insopportabile. Tanto era pure emerso da vari interventi di commissioni istituzionali d’ inchiesta, con l’aggiunta dell’importate costatazione che il trasporto dei rifiuti da tutta la Calabria a Gioia Tauro è antieconomico ed ingiustificato . Oggi, più di ieri, pensiamo che non si debba far pagare questo peso al territorio per colpa di scelte politiche sbagliate o addirittura perché, come è stato a volte detto la mancata realizzazione del raddoppio potrebbe comportare una pesante penale alla regione per effetto di alcune clausole che sarebbero contenute nel capitolato di affidamento dei lavori per la realizzazione del raddoppio. Se così fosse , sarebbe davvero “scellerato “ pensare che possa esistere qualcosa che, per il valore monetario, superi i rischi di salute dei cittadini. Crediamo che sia, davvero, giunto il momento di riaprire la riflessione su questo tema e riconsiderare. oltre all’opportunità, l’utilità della riapertura della discarica di località zingara che nonostante la sempre più crescente opposizione di cittadine e associazioni sta sorgendo con la “necessità” che dovrebbe smaltire le ceneri dell’inceneritore. E’ perciò doveroso essere conseguenti e rivedere subito la scelta del raddoppio e delle discariche legate a questo servizio. Infine, non in ordine di importanza, pensiamo che la Regione Calabria debba pure riflettere sulla dichiarazione ormai ufficiale di Veolia di dismettere ogni attività. Si rischia di far pagare anche in questo il peso più grave al territorio e ai lavoratori. Ricordiamo che Veolia e Regione da moltissimo tempo, con giunte regionali diverse viaggiano in coppia e oggi, all’orlo del fallimento è troppo facile scaricare tutto sui cittadini. Nella Piana è in gioco Pianambiente con i suoi oltre cento dipendenti e il servizio che offre a comuni e cittadini
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Cgil: Veolia scappa dai “casini” e il Commissario sui rifiuti ammette che il sistema scoppia03/02/2012 | Antonino Calogero Cgil Gioia Tauro | Comunicato