• Video eccezionali sui lupi in Aspromonte. Bombino: “La persistenza della vita supera i “castighi” della storia”
    Otto esemplari filmati a 1800 metri nella zona a riserva integrale del Parco
    31/012014 | Ufficio stampa, Parco Nazionale Aspromonte | Comunicato

    lupi in aspromonteGAMBARIE D’ASPROMONTE – Tutelare il territorio aspromontano e la sua biodiversità puntando sulla conservazione del lupo, attraverso un’adeguata analisi faunistica e ambientale. E’ questo l’obiettivo che si è prefissato l’Ente Parco durante il primo anno di studio e monitoraggio sul lupo, avviato nell’ambito della 1° Direttiva sulla biodiversità del Ministero dell’Ambiente. Lo studio, ancora in corso, ha confermato la presenza e rivelato lo stato della sua popolazione, già attestati nel 2007 da precedenti indagini. Il progetto, che punta in generale alla conservazione ed alla gestione della specie nel parco, ha ampliato significativamente le conoscenze scientifiche: il lupo è presente nelle nostre montagne e sta bene.

     

    Le indagini sono state effettuate attraverso la raccolta di escrementi, il metodo dell’ululato indotto (wolf-howling) e l’osservazione dei danni da canide nel territorio del parco.Lo studio ha consentito, tra l’altro, di accertare che si è ricostituita la catena alimentare naturale al cui vertice c’è il più grande carnivoro aspromontano, che si nutre principalmente di cinghiali e di caprioli, questi ultimi recentemente reintrodotti nel territorio del Parco a cura dell’Ente. Ciascuna azione portata avanti a tutela della biodiversità è evidentemente legata ad ogni altra, per fare in modo che sia garantito l’equilibrio dell’ambiente nell’area protetta e che ciò consenta la conservazione e l’esaltazione della biodiversità in ogni suo aspetto.

     

    Come per ogni attività portata avanti dal Parco per la salvaguardia del suo territorio e della sua biodiversità, – afferma il Presidente dell’Ente Giuseppe Bombino – partecipiamo tutti all’emozione che suscita guardare i video realizzati nell’ambito del progetto, in cui viene immortalato, a circa 1.800 m. s.l.m., nella zona a riserva integrale, pur per pochi secondi, uno dei branchi più attivi composto da ben 8 individui. E’ una testimonianza di come la persistenza della vita e i suoi aspetti più segreti in Aspromonte ci suggeriscano che è possibile rintracciare la strada per vincere le ombre e i castighi che per troppo tempo si sono ripiegati sulla nostra montagna”. I video sono pubblicati sul sito internet http://www.parcoaspromonte.gov.it/, e sulla pagina facebook dell’Ente Parco e regalano spettacolari momenti di una montagna ricca di immense risorse, anche faunistiche.