REGGIO CALABRIA – Il primo tratto della pedemontana della Piana di Gioia Tauro è ormai prossimo all’apertura al traffico veicolare. Nei primi giorni del prossimo mese di ottobre, infatti, i quattro chilometri di tracciato, compreso nel tratto di territorio tra i comuni di Cittanova e San Giorgio Morgeto, entreranno in esercizio. Il tempo per il collaudo tecnico – amministrativo. La decisione è stata assunta dal Presidente dell’Amministrazione provinciale Giuseppe Raffa, questa mattina, nel corso di un tour che ha toccato i vari cantieri per la realizzazione della Pedemontana, finanziata con i fondi dell’APQ (Infrastrutture) tra il Ministero Infrastrutture e Trasporti e la Regione Calabria. “Siamo qui – ha detto Giuseppe Raffa durante sopralluogo – per verificare lo stato dei lavori e capire anche quali sono le priorità all’interno di un sistema viario della Piana. Le strade, prima che strutture civili, sono opere di ingegneria sociale, la cui presenza rivitalizza interi territori e restituisce dignità ai propri abitanti”. Nel sopralluogo, il presidente Raffa è stato accompagnato dal presidente del Consiglio Antonio Eroi, da una nutrita rappresentanza della Giunta e del Consiglio provinciale, dalle imprese impegnate nell’esecuzione dell’opera, dagli ingegneri dell’Ente Carmine Barbaro e Pietro Foti, dai progettisti, da sindaci della zona. Il tracciato Cittanova – San Giorgio Morgeto è interessato alla presenza di due viadotti, Iarulli e Vacale, realizzati con tecniche moderne che prevedono l’utilizzazione di travi continue e senza giunti intermedi. Il Presidente della Provincia ha sostenuto che la sua Amministrazione ha il privilegio di tagliare il nastro, “perché il merito spetta a chi ha avviato l’opera. La nostra sfida è per il futuro anche se abbiamo lavorato per snellire le procedure amministrative: i collaudi che mancavano e quant’altro impediva di consegnare l’opera alla fruizione della collettività”. Procede speditamente anche l’attività di cantiere del tratto di arteria tra Cittanova – Taurianova – Molochio: sette chilometri, con un viadotto, “Razza I”, lungo poco meno di mille metri, completati al 40%. Il sopralluogo del Presidente ha riguardato anche il tracciato ricadente negli interventi 9 e 10 (Laureana – Svincolo A3 in prossimità della Strada provinciale Rosarno – Galatro): un tratto di quattro chilometri con una galleria artificiale e una naturale, entrambe lunghe poco più di duecento metri, affidato alla realizzazione dell’Ati con capofila l’impresa di costruzione Giuseppe Franco. Un giudizio su quest’ultimo intervento, Giuseppe Raffa l’ ha espresso durante una riunione svoltasi nel municipio di Varapodio, dove è stato accolto dal vicesindaco Orlando Fazzolari e da altri amministratori del posto. All’incontro hanno preso parte anche gli assessori Giannetta, Rao, Pirrotta e Candido. “Abbiamo visto – ha rimarcato Raffa – un’impresa molto attiva che, dal 2009 a oggi, ha già realizzato tutto il tracciato ed è impegnata nella costruzione di una galleria. Anche questa è un’opera straordinaria che porterà alla rivitalizzazione del territorio. Questa parte della provincia merita un’attenzione particolare e, soprattutto, un impulso nuovo rispetto al passato che ha lasciato spazio a incompiute e ritardi. Altra tappa del tour pianegiano è stato il cantiere per realizzare il ponte Vacale tra Melicucco e Rizziconi che interessa anche il territorio di Polistena. Un manufatto, interamente finanziato (tre milioni di euro) dalla Provincia, che una volta realizzato accorcerà il tradizionale percorso di ben dieci chilometri. “ Nel corso di questo tour – ha detto il Presidente Raffa nella riunione di Varapodio – abbiamo constatato alcune criticità e elementi positivi. Su quest’ultimo fronte, devo dire, abbiamo trovato delle imprese locali che sono dotate di qualità e di tanta buona volontà. Queste opere completeranno un anello strategico in grado di collegare la Bovalino – Bagnara e la strada a scorrimento veloce Ionio – Tirreno. Ci attendono piccoli interventi, aggiustamenti con risorse che mi auguro riuscirò a trovare nel bilancio della Provincia per fare un’opera meritoria e chiudere così le maglie viarie di questo teritorio che sono indispensabili per lo sviluppo”. Un riferimento particolare Raffa la riservato ai Pisl (Piani di Sviluppo Locale) “forse, una delle ultime opportunità per utilizzare i finanziamenti comunitari a vantaggio dei comuni, degli enti locali tutti, con la provincia che avrà un ruolo di coordinamento. Qui, però, gli enti pubblici dovranno fare uno sforzo collettivo per il coinvolgimento dei privati. La nostra filosofia è riuscire a spendere queste risorse, quasi 96 milioni di euro, che non possono essere perse e, soprattutto, non possiamo ancora una volta sentirci dire che i fondi comunitari non sono sufficientemente utilizzati”.